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giovedì 31 luglio 2008

martedì 29 luglio 2008

ANCHE CAPAREZZA AMMETTE: IL PROSSIMO SONO IO!

Abbiamo saltato come pazzi stasera al concerto del "Capa" a Firenze. Ma prima lo abbiamo incontrato per girare uno spot a favore del disarmo nucleare e della nonviolenza che potrai vedere tra qualche giorno sul sito di Europe for Peace. E noi del "Prossimo" abbiamo approfittato per parlargli della campagna, fotografarlo col cartello di rito e regalargli una maglia che ha indossato per la prima parte del concerto. Grazie quindi a Capa e a tutti quelli che si sono fatti la foto stanotte in Fortezza.

sabato 26 luglio 2008

A CENA CON "IL PROSSIMO": GIOVEDI' 31 LUGLIO ALLA MISERICORDIA DI QUINTO

A tutti i "prossimi"! Cena luculliana all'aperto organizzata da noi. Cucina Gabs le chef. Solo su prenotazione, 20 €. Il ricavato servirà per coprire le spese di suoli pubblici passati e futuri che ci aspettano nel prossimo autunno che si preannuncia piuttosto caldo. Un'occasione anche per incontrare il team di avvocati che si sta formando ed il cui aiuto è e sarà sempre più utile alla causa della lotta contro ogni forma di discriminazione.
Per prenotare e per informazioni: 399 5495116 - 347 9504123 - 3407719035
oppure info@etnie.org

venerdì 25 luglio 2008

PROTESTA SILENZIOSA IERI IN CONSIGLIO COMUNALE A FIRENZE

"Il prossimo sono io": è il messaggio di cittadine e cittadini per i quali "sicurezza" è ampliamento della garanzia dei diritti di base per tutti: salute, abitazione, istruzione, lavoro. E' la costruzione dell'uguaglianza di opportunità e non la fallimentare, antica politica della repressione a garantire una città ed una società sicure per tutti: la logica repressiva porta emarginazione crescente. "Il prossimo sono io" è una campagna dell'Assemblea Autoconvocata, che invita chiunque ne senta la necessità a costruire insieme un percorso di ricostruzione del tessuto sociale. Prossima riunione l' 8 Settembre, Piazza SS. Annunziata, ore 21.00.

mercoledì 23 luglio 2008

Invito a conoscere Assemblea Autoconvocata Fi




questo volantino è stato dato alla marcia della convivenza

ma vuole essere un invito diretto a tutti quelli che vogliono unirsi ......











Chi è l'Assemblea Autoconvocata?
Di fronte alla dilagante ondata di razzismo, di esclusione sociale, di repressione che arriva dal governo nazionale, ma anche da quello cittadino, e che colpisce i più deboli.

- emblematico è il caso della schedatura di massa dei rom, ma anche le ordinanze cittadine contro i lavavetri e i mendicanti - e che purtroppo coinvolge anche ampi settori di società.

Noi, con voi, vogliamo continuare a reagire.

L' Assemblea Autoconvocata è una realtà aperta - insieme di persone, realtà, associazioni e soggetti - nata nell'agosto 2007 per opporsi all'ordinanza di Domenici e Cioni contro i lavavetri.

Da allora l'Assemblea Autoconvocata ha organizzato:

- la manifestazione del 22 Settembre contro le ordinanze.

- lo sciopero della fame a staffetta che è durato 27 giorni e il bivacco sotto Palazzo Vecchio la notte del 17 Ottobre.

- Denunciato l'insostenibile situazione dei rom (ex lavavetri) dell'area Osmatex mentre stava arrivando il freddo.

- Richiesto al Prefetto di una tendopoli della protezione civile per fronteggiare l'emergenza umanitaria dei tanti senzatetto che stavano fronteggiando un freddo inverno senza strutture di accoglienza.

- Scoperto e denunciato la morte di Pal Surinder un uomo indiano che è morto per il freddo alla stazione di Campo di Marte la notte del 30 Dicembre 2008 e abbiamo appoggiato la mobilitazione di denuncia e ricordo.

- Organizzato e appoggiato la manifestazione/presidio dei Rom che si è tenuto sotto alla Prefettura, con rivendicazioni di casa, lavoro e scuola, giovedi 7/02/2008.

- Partecipato al Tavolo di Area Vasta del 25/02/2008 convocato dall'Assessore Regionale al Diritto alla Casa Baronti, cercando di affrontare l'emergenza abitativa assieme ai Sindaci della provincia fiorentina, ma i Sindaci hanno disertato il tavolo.

- Accompagnato i Medici per i Diritti Umani al campo rom dell'area Osmatex dove vivevano in condizioni sub-umane centinaia di Rom. Dopo questo primo contatto i Medici hanno mantenuto un rapporto con quel campo fino alla redazione del Rapporto "Osmannoro, Piagge, Smn: il 90% degli homeless non ha accesso ai servizi sanitari" del 06/03/08.

- Continuato a lavorare per un intervento di tipo umanitario e civile all'area Osmatex cercando di convincere il sindaco di Sesto, Gianassi, a concedere l'installazione sul suo territorio della tendopoli della protezione civile, ma lui si è sempre rifiutato.

- Denunciato l'atteggiamento discriminatorio dell'ATAF che ha multato il giovane Rom Mures mentre stava andando a scuola perché non aveva con sé una parte del suo abbonamento 19/02/08. In realtà il ragazzino era un abbonato e ha ricevuto le pubbliche scuse dell'Ataf.

- Denunciato la "retata" degli uomini Rom dell'Osmatex effettuata nella notte tra il 23 e il 24 Aprile 2008 dalla Polizia: i Rom sono stati condotti in Piazza Indipendenza con un bus Ataf, contravvenendo al ruolo di servizio pubblico della società di trasporto cittadina.

- Assistito impotenti alla demolizione delle povere baracche nelle quali vivevano i Rom dell'Osmatex senza alcuna offerta di alloggio alternativo avvenuta il 3 Luglio 2008.

Foto della Marcia della Convivenza


Ecco le Foto della marcia della
convivenza di martedi 22 luglio

purtroppo mi si è scaricata velocemente la batteria
mi dispiace

se qualcuno ne avesse altre che vuole farci avere per condividere con altri scrivete a
info@etnie.org

lunedì 21 luglio 2008

Tante realtà antirazziste unite - Vieni anche tu!

Domani, martedì 22 luglio nelle strade di Firenze
Marcia della Convivenza contro la paura e il razzismo

"Cerchiamo ciò che unisce per godere della diversità"


Si svolgerà domani, martedì 22 luglio, la "Marcia della Convivenza", promossa dalla Comunità di Base delle Piagge e condivisa da molte realtà cittadine e da singoli.
"Camminiamo insieme" è il titolo dell'iniziativa, che intende rispondere con un'azione di apertura e accoglienza "contro la non-cultura della paura e dell'egoismo".
La marcia partirà alle ore 18.00 da Piazza Indipendenza, toccherà le strade del centro, con tappe in punti ritenuti significativi per la promozione di una cultura di solidarietà e convivenza, e si concluderà in Piazza della Signoria alle ore 21.

"Solo cercando con più forza ciò che unisce rispetto a ciò che divide - scriveva la Comunità delle Piagge nella lettera da cui è nata l'idea della marcia - possiamo allargare i confini dei nostri piccoli mondi, per imparare a godere della ricchezza della diversità". Dalla lettera è scaturito anche un blog - http://culturaaltra.blogspot.com - dove si leggono molti interventi di semplici cittadini, felici di poter condividere con qualcuno il sentimento di indignazione prodotto da questo clima di razzismo strisciante e di poter fare qualcosa insieme ad altri per reagire.
Prenderà parte alla marcia Don Andrea Gallo della Comunità di S. Benedetto al Porto di Genova.
All'arrivo in Piazza Signoria i manifestanti lasceranno la loro impronta di pace contro tutti i razzismi.

Ulteriori informazioni: tel. 055/373737 oppure culturaaltra@gmail.com.
Blog: http://culturaaltra.blogspot.com


Contatti: Francesca 333/3553657 - 334/3992037

venerdì 18 luglio 2008

il prossimo sono io


SI ALL'ACCOGLIENZA, NO AI CPT

In continuità con l'iniziativa di Saverio Tommasi, l'attore fiorentino che si è chiuso in una gabbia per tre giorni al piazzale Michelangelo per dire NO AI CPT, oggi 18 luglio dalle ore 18.30 fino a domenica 20 alle ore 19.00 si chiuderà nella stessa gabbia Gigi Ontanetti nato a Firenze, cittadino del mondo, membro del movimento nonviolento educatore scout ed ex consigliere comunale fiorentino per affermare con forza il SI' ALL'ACCOGLIENZA e IL NO AI CPT.
le foto di sabato 19

E' FINITA LA 72 ORE DI SAVERIO TOMMASI PER DIRE NO AI CPT



La 72 ore in gabbia è terminata, ma già c'è chi ha progettato la staffetta: da domani un'altra persona, altre 72 ore sul tetto di un'altra auto parcheggiata nello stesso punto. Le foto dei tre giorni appena terminati si vedono qui.

martedì 15 luglio 2008

Manda il Fax al Sindaco Domenici di Firenze

Al Sindaco di Firenze,

Leonardo Domenici


(chi siamo noi che spediamo il fax)



Siamo a conoscenza e sosteniamo l'iniziativa dell'attore teatrale e attivista sociale fiorentino Saverio Tommasi, che ha deciso di chiudersi per 3 giorni in una gabbia di rete metallica e filo spinato a Piazzale Michelangelo, per manifestare contro i CPT in Toscana a difesa del "diritto alla dignità dell'esistenza".


La sua città è, da oltre un anno a questa parte, pioniera nel promuovere ordinanze che richiamano periodi tristi della storia del nostro paese: a partire da quella sulle residenze per arrivare a la più nota sui lavavetri e poi a quella sui mendicanti, proseguendo – ci dicono - con il nuovo Regolamento di Polizia Municipale in discussione proprio in questi giorni.


Noi, che fiorentini non siamo, amiamo la città di cui lei è sindaco perché ancora capace di offrire al mondo intero l'esempio di persone, come Saverio Tommasi appunto, disposte a lottare senza risparmiarsi per i diritti sanciti dalla Carta dei Diritti dell'Uomo, ma che le leggi del calcolo politico ormai troppo spesso, a tutti i livelli, violano.


In persone come Saverio, e come sappiamo essercene molte, rivive la
Firenze culla del Rinascimento e dell'Umanesimo Storico. A lui, e non ai monumenti testimoni di un passato da cui il futuro non sembra trarrà un modello valido, lei e la sua città dovrebbero essere grati.


Anche noi ci pronunciamo con forza contro i CPT, così come contro qualsiasi altra aberrazione che risponda con la prigione a chi cerca speranza, futuro e libertà.


Ci opporremo con forza ed in modo nonviolento all'istituzione di simili carceri per innocenti, anche nelle nostre città. E le assicuriamo che l'esempio del suo concittadino ispirerà la nostra lotta quotidiana per assicurare ai nostri figli un futuro senza violenza.


A lei chiediamo di farsi garante, anche in qualità di presidente dell'ANCI; affinché un luogo di privazione di diritti qual è di fatto un CPT non abbia mai luogo né a Firenze, né in nessun altro comune italiano.

72 ORE CHIUSO IN GABBIA PER DIRE NO AI CPT IN TOSCANA

Saverio Tommasi, autore e attore teatrale, ne ha pensata un'altra delle sue. Per tre giorni - a partire da oggi, 15 luglio - resterà chiuso in una gabbia di rete metallica e filo spinato sopra un furgoncino a Piazzale Michelangelo, Firenze, per protestare contro la possibile costruzione di un Cpt in Toscana. Anche questo è un modo per scuotere un'opinione pubblica fin troppo rassegnata, a fronte di politiche sempre più vessatorie.
E noi de "Il prossimo sono io" saremo con lui a sostenerlo...

Questo l'appello dei promotori dell'iniziativa:

"L'amministrazione comunale fiorentina prospetta la possibilità di costruzione di un Centro di Permanenza Temporaneo anche in Toscana; per questo abbiamo deciso di chiuderci in una gabbia, in un recinto di rete metallica e filo spinato, a simboleggiare la relegazione del "diritto alla dignità dell'esistenza"; crediamo infatti che rinchiudere in gabbia persone che non hanno commesso alcun reato sia un abominio, una grave violazione dei più elementari diritti dell’uomo e dei principi fondamentali del diritto internazionale.

L’Occidente scatena guerre e affama le popolazioni con una gestione iniqua delle risorse del pianeta: è normale che la gente scappi, emigri e chieda una fetta del benessere di cui godono solo pochissimi privilegiati.

Entrare in Italia in maniera "regolare" è poi impossibile: viene chiesto a donne e uomini di dimostrare di avere già un lavoro, se non lo puoi dimostrare non entri, e se entri vieni espulso tramite l'inumana detenzione nei CPT.

In un periodo in cui la politica ha smesso di rispondere ai bisogni delle persone, mettere in gioco i propri corpi non è più una scelta ma una necessità.

Diciamo NO a un centro di permanenza temporaneo in Toscana.

Diciamo SI' a politiche di accoglienza, SI' ai diritti, SI' alla dignità di un'esistenza fuori da politiche di guerra e repressione."

Promotori (in ordine alfabetico):
Marco Bazzichi, Lisa Clark, Ornella De Zordo, Tommaso Fattori, Mercedes Frias, Saverio Tommasi.

domenica 13 luglio 2008

Marco Travaglio a Roma



Travaglio a Roma


"... è riuscito a diventare per la terza volta presidente del consiglio, perché hanno fatto una corsa in retro marcia con la sinistra, e loro hanno vinto..."


l'immagine non è di qualità, ma basta ascoltarlo...

LE FOTO DEI GIORNI 11 E 12 LUGLIO

Qui si può vedere la galleria di Venerdì 11 luglio, in Piazza dei Ciompi a Firenze, durante l'iniziativa promossa da ARCI con la raccolta delle impronte digitali di comuni cittadini da spedire poi al ministro Maroni, iniziativa che segue quella analoga di altri comuni italiani.



Le foto della serata antirazzista di Sabato 12 luglio in Piazza Repubblica, sempre a Firenze, le puoi vedere invece qui. La serata è stata organizzata dal comitato promotore cittadino per la manifestazione CONTRO TUTTI I RAZZISMI in programma per il 4 ottobre prossimo a Roma.
Il comitato è aperto e la partecipazione fortemente incoraggiata.



martedì 8 luglio 2008

mercoledì 2 luglio 2008

America Latina condanna la politica migratoria UE

L'America Latina condanna la politica migratoria dell'Unione europea.

I capi di stato di Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay, Venezuela, Cile e Bolivia, riuniti da lunedì a Tucuman in Argentina per il summit del Mercosur, hanno chiesto unanimamente la revisione della normativa europea cosiddetta dei rientri.
La normativa approvata il 18 giugno dall'Unione europea è, secondo il Mercosur, discriminatoria e viola i diritti umani e il diritto di libera circolazione.
Il Mercosur condanna la direttiva europea sui migranti e dichiara che cercherà di trovare un modo per evitarne l'applicazione.

LA NACION, Argentina
www.lanacion.com.ar

Milano citta' aperta libera ed accogliente - FESTA










Siamo donne e uomini, cittadini italiani e cittadini stranieri che hanno deciso di essere in piazza insieme per offrire alla nostra città una occasione di festa, di riflessione e di conoscenza reciproca.

Con tante voci vogliamo rompere il silenzio pesante che da troppo tempo incombe a Milano su episodi drammatici che per decisioni del Governo ricadono su individui e comunità che nelle nostre città hanno radicato le loro speranze di una vita migliore.

Retate sui mezzi pubblici, ronde notturne, espulsione dagli alloggi, campagne contro le moschee, sgomberi violenti, schedature etniche di Rom e Sinti: sono solo alcuni esempi di un crescendo impressionante che vede misure legislative e scelte governative che vogliono l'esercito nelle strade, la reclusione nei Cpt fino a 18 mesi e la criminalizzazione degli irregolari.

Eppure nella nostra città la società multietnica è ormai una realtà: italiani o stranieri, cristiani, musulmani o non credenti, viviamo tutti qui, frequentiamo le stesse scuole, lavoriamo fianco a fianco e facciamo tutti la stessa fatica per tirare a fine mese.

Siamo consapevoli che Milano, come molte altre città, è attraversata da manifestazioni sempre più evidenti di disgregazione sociale che colpiscono soprattutto i quartieri periferici, ma proprio perché viviamo in questa città e ne conosciamo i problemi, siamo convinti che per farvi fronte, legalità e sicurezza non possono essere interpretate solo come controllo e repressione.

La sicurezza va intesa come un sistema di garanzie per difendere i diritti umani: il diritto alla salute, all'educazione, al lavoro, alla casa, alla libertà di espressione.

La sfida è mettere in campo politiche urbane, abitative, sociali, culturali in grado di produrre solidarietà, partecipazione e rispetto dei diritti, attraverso percorsi democratici e condivisi.

Ci sono molti amministratori, forze politiche e mezzi di comunicazione che oggi continuano a seminare ostilità e conflitti, indicando negli stranieri e nei poveri il capro espiatorio per tutti i problemi sociali, economici e urbani che determinano la condizione precaria di ognuno di noi, gettando un'ombra inquietante sul presente e sul futuro della nostra comunità.

Una società che imbocca la strada della xenofobia e del razzismo diventerà sempre più insicura e invivibile, perché la sicurezza non può nascere dall'emarginazione, ma dall'accoglienza e dal riconoscimento dei diritti di tutti sulla base di valori irrinunciabili:

  • I principi di uguaglianza, di rispetto delle diversità e di giustizia sociale, presenti nella Costituzione italiana, devono vivere concretamente nelle politiche e nelle azioni amministrative.
  • Non si possono imporre regole speciali che violino il principio dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alle leggi.

È necessario che si levino mille e mille voci per chiedere:

  • Abolizione della legge Bossi - Fini perché costringe alla clandestinità
  • Regolarizzazione di tutti coloro che lavorano e vivono in Italia
  • Tempi certi e rapidi per il rilascio dei documenti senza tassazione e con trasferimento delle competenze agli enti locali
  • Introduzione di una legge organica per i richiedenti asilo politico e umanitario
  • Superamento di forme abitative ghettizzanti e su base etnica (i cosiddetti “campi nomadi”), garanzia di condizioni abitative dignitose e non discriminanti.
  • No al pacchetto sicurezza
  • No al reato di immigrazione clandestina
  • Chiusura dei CPT no alla schedatura etnica

per questi motivi vi invitiamo ad essere presenti

SABATO 5 LUGLIO - DALLE 15:00 ALLE 19:00
in largo Cairoli, a Milano

durante il pomeriggio sono previsti interventi e spettacoli di Djiana Pavlovic, Mohamed Ba, Tommaso Vitale.



promuovono:
Arci, Camera del lavoro di Milano, Centro delle Culture, ass. Dimensioni diverse, ass. Punto Rosso, SdL Intercategoriale, Mosaico interculturale, ASMP, ass. Arci Todo Cambia, ass. Arci Zagridi, Comitato “Movimento Pais”, Federación ecuatoriana de asociaciones, Rete di scuole senza permesso, Circolo Arci “Blob”

partecipano inoltre:
Partito Umanista; Associazione 3 febbraio; Ernesto Rossi (pres. ass. Aven Amenza); Sinistra critica, Luciano Mulbahuer (Consigliere regionale Lombardia, Prc); AceaOnlus; Massimo De Giuli; Federazione milanese PRC; CRIC; Ass. Altropallone Ads Onlus; Vittorio Agnoletto (europarlamentare); Sinistra democratica per il socialismo europeo (zona 8); Ass. per una Libera Università delle Donne; ACCESSO Coop.sociale; Alessandro Rizzo (Capo lista Uniti con Dario Fo consiglio zona 4 Milano); Comitato No Expo; Arci Corvetto; Sinistra Zona 4; Alfredo Di Sirio, portavoce Movimento studentesco di Bergamo; Casa della Sinistra


adesioni: retemigrantemilano@gmail.com

Consumo critico informazione e glossario specialisti

COMUNICATO
A un mese dalla diffusione dell'appello "I media rispettino il popolo rom" (http://www.giornalismi.info/mediarom/index.html ), che ha ricevuto circa 500 adesioni, pensiamo che sia utile non lasciar cadere il discorso avviato, e anzi rilanciarlo.

Per questo abbiamo pensato di organizzare un seminario di lavoro, aperto a giornalisti, appartenenti ad associazioni e ong impegnate sul tema dei diritti dei rom e dei migranti, semplici cittadini attivi.



Questo primo incontro è fissato :
venerdì 4 luglio 2008, ore 17,30-19,30
nei locali del Centro di documentazione Carlo Giuliani
a Firenze, località Settignano,
(ha sede nella casa del popolo che si affaccia sulla piazzetta, capolinea del bus 10 dalla stazione)


Gli obiettivi sono due:

1) Stilare una bozza di "glossario", da discutere sia in rete sia in successivi incontri, che possa fare da bussola per chi scrive e lavora nei media.

2) Iniziare a costruire strumenti che favoriscano un "consumo critico", dal basso, dell'informazione.

Immaginiamo questo lavoro come frutto di un dialogo fra giornalisti, attivisti, cittadini.

Venerdì 4 luglio

saranno presenti esponenti di associazioni rom e sinti, ong e altre organizzazioni impegnate sui temi della convivenza, dei diritti civili e sociali, dell'antirazzismo.

Chi pensa di partecipare può segnalare la sua presenza a appellomediarom@gmail.com,

in modo da agevolare l'organizzazione dell'incontro.

A questa stessa mail possono essere inviati commenti, osservazioni, proposte.

Il seminario sarà coordinato da Lorenzo Guadagnucci e Beatrice Montini, promotori dell'appello

martedì 1 luglio 2008

lettura critica degli avvenimenti - everyone

Rom: questo non è un comunicato stampa, ma un comunicato civile ALLA stampa.

"Otto 'zingari' croati costringono i loro bambini a rubare con stupri e torture"
dinamiche della propaganda razzista:

Il Gruppo EveryOne e gli antirazzisti di Anne's Door hanno rivelato in diverse occasioni come la componente razzista che si è impossessata delle Istituzioni italiane sia in grado di manipolare tanto la magistratura (come dimostra una recente, scandalosa sentenza della Cassazione, che di fatto depenalizza la discriminazione razziale contro l'etnia Rom) quanto l'informazione, contando sulla complicità dei media, per istigare il popolo italiano all'odio razziale nei confronti dei i Rom.

Nell'attuale frangente, in cui il governo - e segnatamente il ministro dell'interno - vengono quasi universalmente stigmatizzati a causa del progetto di schedare i bambini Rom, ecco che dalle pagine dei giornali e dal piccolo schermo, puntuale come un orologio, ci raggiunge l'ennesima notizia relativa a un crimine mostruoso, capace di sollevare lo sdegno di tutti, commesso dai "soliti" Rom.

La notizia è stata divulgata capillarmente, in fretta e furia, con incredibili contraddizioni e incongruenze nelle decine di pezzi pubblicati o diffusi attraverso le radio e il piccolo schermo.

Chi l'ha diffusa sentiva la necessità di uscire in contemporanea con la notizia della presa di posizione di Famiglia Cristiana contro le schedature dei Rom e le altre pratiche razziste attuate dal governo italiano e dalle istituzioni locali.

ANALISI CRITICA

Articolo del 30 giugno 2008
Titolo: "Minacce sessuali per costringere i figli a rubare: arrestati 8 rom croati".

Occhiello: "Insulti, botte e persino minacce di ritorsioni sessuali. Così otto rom di nazionalità croata costringevano i loro figli a compiere furti in appartamenti".

Testo:
"Centinaia i colpi messi a segno dalla banda, che sfruttava i minori perché non imputabili, in tutto il nord Italia. Gli arrestati, fermati dalla polizia di Verona, girovagavano per il Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, utilizzando documenti di identità falsi e portando con sé numerosi bambini, alcuni propri figli ed altri probabilmente avuti in affido da altre famiglie.
Un'attività che evidentemente dava i suoi frutti, dato che gli indagati possedevano un parco auto con a Mercedes e camper nuovissimi e avevano acquistato alcuni appartamenti in Veneto, appoggiandosi a un'agenzia immobiliare per la stipula di rogiti con nomi di copertura. La banda è stata fermata tra il Piemonte ed il Veneto, proprio mentre tre degli indagati con i rispettivi camper stavano per oltrepassare il confine italo-francese, in direzione di Bordeaux.
Le accuse nei loro confronti sono di associazione a delinquere finalizzata a commettere furti aggravati in abitazione con l'induzione dei minori a perpetrarli, maltrattamenti in famiglia ed abbandono di minori.
Il Tribunale per i Minori di Venezia ha affidato sei bambini a
strutture di accoglienza e, il passo suc cessivo, sarà la revoca
della potestà genitoriale".

Riflessione
Un analisi dell'articolo mette in luce come esso sia costruito ad arte per suscitare scandalo e presentare un popolo sotto un aspetto sinistro, immorale, non-umano.
Sesso e violenza nei confronti di minori, per ridurli in schiavitù e indurli a centinaia di crimini attraverso le regioni di metà Italia.
Riguardo alla presunta componente sessuale, il giornalista la rimarca sia nel titolo che nell'occhiello.
Quale "storia" migliore per dimostrare al popolo italiano che la sola cura per i Rom, delinquenti sadici e incalliti, immorali e crudeli con i loro stessi bambini, è la "tolleranza zero"?
Ma sgomberiamo la mente dalle nubi del pregiudizio e rileggiamo l'articolo razionalmente.

Sorgono spontanee alcune domande:

Se gli inquirenti avevano le prove relative ai crimini fin da gennaio (come rivelano altri articoli), perché non hanno arrestato prima la banda, salvando i bambini dalla schiavitù?

Perché hanno atteso che compissero altre centinaia di furti in appartamento, passando da una regione all'altra?

Le prove delle minacce e - secondo alcuni giornali - degli abusi sessuali e delle violenze reiterate sarebbero contenute in intercettazioni telefoniche.
Chiederemo di ascoltare le registrazioni, ma le autorità ci risponderanno che non è possibile, per tutela della privacy dei minori.
Crediamo, al contrario, che tali registrazioni non contengano gli elementi che attesterebbero il sadismo osceno dei "nomadi" tratti in arresto e che questo caso, come tanti altri, sia stato costruito a tavolino nell'ambito della campagna razzista che è in corso e che - come dimostrato più volte - non si pone scrupoli né limiti.

Lo dimostra il comportamento di quei bambini che secondo le autorità sarebbero stati torturati e minacciati di stupro se non avessero rubato e che sono stati, nel recente passato, tolti alle famiglie e affidati a strutture di accoglienza.
In ogni singolo caso, i piccoli sono fuggiti alla prima occasione dagli istituti per tornare dai genitori (anche se, secondo la stampa, alcuni dei bambini non sarebbero figli legittimi dei membri della "banda", ma piccoli schiavi loro venduti.
Viene da chiedersi quale bambino rifiuterebbe le coccole degli amorevoli educatori e delle pietose suore di carità per tornare di propria volontà nelle mani di spietati aguzzini?
No, la storia fa acqua.

Pare inoltre che gli arrestati non siano Rom, come invece sottolineato da tutti i media italiani, ma cittadini croati.

Chiederemo - secondo quanto ci consente una Risoluzione del Parlamento europeo che prescrive alle autorità dei Paesi membri dell'Ue di agevolare le indagini delle organizzazioni umanitarie, nei casi di sospetta violazione dei Diritti Umani - di incontrare gli imputati per ascoltare la loro versione dei fatti e per accertare la loro nazionalità. Anche questa nostra richiesta - è cosa sicura - non sarà soddisfatta.

Così rimarrà ancora una volta, nella percezione degli italiani, l'orrenda enormità della notizia e non la verità dei fatti.

Alfred Breitman

Per informazioni:
EveryOne Group
www.everyonegroup.com :: info@everyonegroup.com

Prima di tutto vennero a prendere gli immigrati e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.

Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.

Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.

Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Il bombardamento dell'informazione, il frastuono dei vari tipi d'inquinamento, la confusione, l'isolamento, ci spingono sempre più verso una "anestesia difensiva" che ci impedisce di comunicare con noi stessi e con gli altri, ci fa sopportare situazioni orribili e ci impedisce di trovare risposte che aprano il futuro nostro e di chi ci circonda. Il prossimo sono io! nasce con la foto petizione, ma altre attività si agiteranno a futuro, tutte volte a stimolare la necessità di identificazione nella situazione che si vive l'altro. L'obiettivo dell'identificazione è comprendere e poter prendere una posizione coerente di fronte alle situazioni personali e sociali che oggi ci troviamo a dover affrontare, come individui e come popoli.


Il Prossimo sono io dà stimolo a tutte le Nuove Azioni che aprono il futuro dell'umanità intera:
è possibile stare bene tutti!
è possibile trovarsi d'accordo anche se siamo in tanti e molto diversi!
la diversità è ricchezza! ecc....