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martedì 28 ottobre 2008

Poszione sulle Classi Ponte dell'On.Cota nel DL Gelmini


Per info e adesioni:
unionecittadiniimmigrati@gmail.com

Comitato promotore:
comitato immigrati, FOCSI, Ass. latinoamericana El Condor, JVP Sri Lanka comitato Italia, UMANGAT, IURIA-Lega Immigrati Albanesi, MFAM Movimento Migrantes y Familiares de Ecuador, Ass. Progetto SUR, Organizzazione sociale Dhuumcatu


sabato 25 ottobre 2008

Legge xenofoba Lombarda: chiusi Phone Center

PHONE CENTER: CONSULTA DICHIARA ILLEGITTIMA LEGGE XENOFOBA LOMBARDA. ORA REGIONE E COMUNI RISARCISCANO VITTIME

di lucmu (del 25/10/2008, in Migranti&Razzismo, linkato 57 volte)

La Corte Costituzionale, con sentenza n. 350, depositata il 24 ottobre, ha dichiarato illegittima la legge regionale n. 6/2006 sui phone center, accogliendo dunque i numerosi ricorsi del TAR della Lombardia e dando ragione a quanti, come noi, avevano sin dall’inizio denunciato la sua palese natura discriminatoria e anticostituzionale.

Quindi, da oggi in poi, quella legge non esiste più. E questa è una buona notizia, poiché riafferma la vigenza dello stato di diritto. Ma purtroppo la legge n. 6/2006 ha già prodotto numerosi e vasti danni, visto che è stata ampiamente applicata sin dal marzo del 2007 da tanti Comuni lombardi, compreso quello di Milano, provocando la massiccia chiusura di legittime attività commerciali e la rovina economica dei loro gestori.

La legge regionale n. 6 e la sua applicazione da parte di molti sindaci nulla c’entrava con la regolamentazione delle attività commerciali, ma intendeva unicamente alimentare, ancora una volta, le campagne d’odio tanto care a Lega e An. Infatti, la grande colpa dei phone center era semplicemente quella di essere gestiti e utilizzati soprattutto da cittadini immigrati. Insomma, una legge speciale, fuori dallo stato di diritto e contraria al principio di uguaglianza davanti alla legge e uno dei tanti casi, forse tra i più gravi in Lombardia, di xenofobia istituzionale.

Ma la cosa più ingiustificabile e disgustosa è che tutti gli attori istituzionali erano perfettamente consapevoli che la legge non avrebbe mai passato l’esame della Corte Costituzionale. Ciononostante, sia il centrodestra in Regione, che moltissimi Sindaci hanno premuto sull’acceleratore della sua applicazione, trattando come delinquenti e gettando sul lastrico centinaia e centinaia di persone e famiglie.

Riteniamo dunque imprescindibile non soltanto delle pubbliche scuse, ma soprattutto dei fatti concreti. In altre parole, Regione Lombardia e quei Sindaci che hanno chiuso legittime attività commerciali sulla base di norme illegittime devono ora farsi di carico di garantire alle vittime un congruo e veloce risarcimento.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer

venerdì 24 ottobre 2008

Dizionario Italiano sotto il cuscino


"Avevo undici anni, o li avrei avuti dopo poco. Volevo essere grande, per affrontare la scuola e superare la maggior parte dei bambini. Avevano con me un unico punto in comune; erano in ritardo rispetto alla norma scolastica. Io non ero nemmeno in ritardo, io ero a zero, venivo da lontano, venivo da una alta montagna dove mai una sola parola di francese era stata pronunciata. Se no, le pietre l'avrebbero ricordata e io l'avrei imparata".

"...Un pensiero fisso: lasciare la "class d'accueil", la classe degli stranieri che testimonia il ritardo e la separatezza, e andare a scuola con i coetanei francesi. Per questo è disposta a tutto..."

"Spesso dormivo con il dizionario sotto al cuscino. Ero persuasa che le parole di notte lo avrebbero attraversato per venire a sistemarsi in caselle predisposte per metterle in ordine. Le parole avrebbero così lasciato le pagine e sarebbero venute a stamparsi nella mia testa.
... Una notte, tolto il guanciale, misi la testa direttamente sul libro magico. Feci fatica ad addormentarmi. Non era comodo."

Dichiarazione di colpevolezza di Cossiga

DOPO LE DICHIARAZIONI DI COSSIGA
RIAPRIRE L'INCHIESTA SU GIORGIANA MASI

Alfio Nicotra, della direzione nazionale del Prc e responsabile del Dipartimento Pace e Movimenti del Prc ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"Non siamo tra coloro che fanno ironia sulle dichiarazioni di Francesco Cossiga rilasciate al Quotidiano Nazionale. "

I consigli dati a Maroni, infiltrare gli studenti pagati, sfasciare vetrine e dare fuoco ad auto, per poter poi massacrare di botte gli studenti ed i docenti in particolare le maestre più giovani, li abbiamo vissuti sulla nostra pelle quando il picconatore sedeva al Viminale.
Si tratta di una confessione in piena regola su come Cossiga governava, da ministro dell'Interno, l'ordine pubblico tra il 76 e il 78.

Il giorno che uccisero una giovane liceale, Giorgiana Masi, sparandogli alla schiena mentre scappava sul Ponte Garibaldi a Roma, vennero fotografate persone in borghese armate e protette dai cordoni delle forze dell'ordine.
Alcuni di questi fecero fuoco verso i manifestanti. Quel tragico 12 maggio del 1977 non lo abbiamo
dimenticato e non dovrebbe dimenticarlo neanche la magistratura che ha il dovere, di fronte a queste dichiarazioni, di riaprire l'inchiesta.

Cossiga quel giorno mentì al Parlamento quando assicurò che non c'erano agenti infiltrati tra i manifestanti.

A 31 anni di distanza, la sua intervista a Quotidiani Nazionali è una confessione in piena regola.

Questo è un appello al Presidente della repubblica affinchè faccia chierezza sulle dichiarazioni del senatore Cossiga.

lunedì 20 ottobre 2008

venerdì 10 ottobre 2008

Scrivi a Napolitano: NO FIDUCIA al DL 137

una iniziativa
partita dopo il voto di fiducia sul DL 137.


finalizzata a fermare il decreto,
in dirittura d'arrivo.


E' molto semplice e mi pare significativa.

SCRIVERE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI NON FIRMARE IL dl 137.





Andate sul sito www.quirinale.it
- cliccate su "la posta"
- compilate il format
- scrivete il vostro messaggio a Napolitano.

DIFFONDETE: ne stanno arrivando migliaia.

Il Prossimo sono io aderisce....



anche il Centro delle Culture aderisce.......

La Poesia di una Maestra

mercoledì 8 ottobre 2008

MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA DEL 4 OTTOBRE A ROMA: ANCHE BUNNA DEGLI AFRICA UNITE ADERISCE ALLA CAMPAGNA



Qui vedi una galleria fotografica
della manifestazione colorata, multiforme, bagnata, intensa, partecipata, giocosa, commovente, dello scorso 4 Ottobre a Roma.
Qua sotto invece l'intervento di Gabs dal palco in Piazza Venezia durante il pezzo "Lo straniero" dei Train de Vie.

lunedì 6 ottobre 2008

Altre Foto della manifestazione del 4 ottobre a Roma


Clicca sulla foto per vedere le altre

Prima di tutto vennero a prendere gli immigrati e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.

Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.

Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.

Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Il bombardamento dell'informazione, il frastuono dei vari tipi d'inquinamento, la confusione, l'isolamento, ci spingono sempre più verso una "anestesia difensiva" che ci impedisce di comunicare con noi stessi e con gli altri, ci fa sopportare situazioni orribili e ci impedisce di trovare risposte che aprano il futuro nostro e di chi ci circonda. Il prossimo sono io! nasce con la foto petizione, ma altre attività si agiteranno a futuro, tutte volte a stimolare la necessità di identificazione nella situazione che si vive l'altro. L'obiettivo dell'identificazione è comprendere e poter prendere una posizione coerente di fronte alle situazioni personali e sociali che oggi ci troviamo a dover affrontare, come individui e come popoli.


Il Prossimo sono io dà stimolo a tutte le Nuove Azioni che aprono il futuro dell'umanità intera:
è possibile stare bene tutti!
è possibile trovarsi d'accordo anche se siamo in tanti e molto diversi!
la diversità è ricchezza! ecc....