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domenica 30 novembre 2008

Presidio 2 dicembre alla Prefettura di Firenze


martedì 2 dicembre
PRESIDIO
ore 16 davanti alla Provincia

via Cavour - Firenze

Rivoli, provincia di Torino. Al liceo Darwin, la ricreazione viene interrotta dalla caduta del soffitto: venti ragazzi restano feriti, mentre Vito Scafidi, a 17 anni, lascia per sempre la vita sotto quelle macerie.


Eppure di insicurezza parlano tutto e tutti: giornali, tv, politici. Della sua lotta hanno riempito tutte le campagne elettorali, sulla paura che con queste sono riuscite a creare ha fondato il proprio consenso chi oggi siede in parlamento. Immigrazione, criminalità, bullismo, droga, stadi: ecco come parlare di tutto per non parlare di niente, per nascondere quella che è la vera emergenza sicurezza in Italia.

Mentre ci abituano a maxi-retate, Cpt e leggi speciali, si continua a morire di lavoro, di fame e... di scuola. Mentre sempre più soldi vengono destinati alle spese militari e di polizia interna, e i soldi dei lavoratori finiscono nelle mani dei banchieri "in crisi", gli studenti continuano ad essere costretti in scuole fatiscenti, pericolanti.. insicure. Dove le mura non stanno per cadere, c'è sempre un po di amianto da respirare a prima mattina!

Che Berlusconi la chiami pure di "fatalità", tanto noi sappiamo che questo non è che il frutto della politica di tagli indiscriminati alla scuola pubblica, e che in quanto tale ha un nome: omicidio.

...esattamente come quelli sul lavoro, dove gli operai muoiono sotto il peso insostenibile delle 8 (o più) ore di lavoro frenetico e faticoso.

Che le stesse persone che in parlamento lavorano per liberarsi delle "inutili" spese sociali si fingano pure addolorate e dispiaciute, sapremo trattarli sempre per quello che sono: assassini.

nelle scuole, sul lavoro, nelle carceri, nelle città...
LA LORO "SICUREZZA" E' MORTE!

martedì 2 dicembre
PRESIDIO
ore 16 alla Provincia di via Cavour

GIUSTIZIA PER VITO!

Rete dei Collettivi Stuenteschi - retecollettivi.noblogs.org - retefirenze@hotmail.it



APPELLO: NO ALL'ACQUISTO DEGLI AEREI DA GUERRA F35


chi condivide il contenuto e la richiesta al governo di non acquistare gli f 35 di mandare la propria adesione a questo indirizzo mail sigi2003@libero.it indicando cognome, nome, qualifica (professionale, istituzionale, o di impego nel sociale). Leggi tutto

sabato 29 novembre 2008

Calendario Casa Luzzi

È in stampa il calendario CASA LUZZI, foto di Giulio di MeoCondividi

Il Luzzi è un ex sanatorio di proprietà dell’Azienda Sanitaria, attualmente occupato da circa 350 uomini, donne e bambini di tante etnie diverse. Sono i cosiddetti "invisibili", precari nella vita e nel lavoro. Braccia da "sfruttare" nei cantieri e nei mercati, badanti senza contratto alcuno. Oltre due anni di occupazione difficile.

Un’occupazione chiamata anche “Casa Luzzi”: comunità multietnica, spazi collettivi, cinema, luogo di culto, pizzeria, minori da mandare a scuola, lingue, modi di vita, fedi diverse, problemi di inserimento lavorativo, esperienza di convivenza e autogestione.

L’ex sanatorio Luzzi è anche un prezioso patrimonio pubblico e, soprattutto, una ghiotta occasione speculativa. Ma oggi è soprattutto una risposta concreta alle necessità abitative di oltre 350 persone. Nonostante questo, “Casa Luzzi” è attualmente sotto sgombero.

“L’idea di realizzare un progetto sul Luzzi – racconta Giulio - è nata insieme ad una giornalista e amica di Firenze, Floriana Pagano. Tutto è cominciato dopo aver letto sull’Altracittà un suo articolo…

http://www.altracitta.org/infodetail.asp?InfoId=1840

“Tutti i proventi derivanti dalla distribuzione e dalla vendita del calendario saranno interamente devoluti per gli oltre 100 bambini che vivono qui, bimbi su cui sembra accanirsi un destino ridicolo – continua Giulio -… solo da pochi mesi la Regione Toscana ha garantito un pulmino per poterli portare a scuola. I calendari sono stati realizzati grazie ad una sottoscrizione tra amici, volontari, studenti, persone attente alle questioni e alle realtà sociali dei “più deboli”.

Per questo vi chiedo, con la massima urgenza un impegno, un aiuto da parte di tutti voi e vi invito, quindi, a partecipare numerosi a questa sottoscrizione. Si può contribuire con 50 euro ricevendo 5 calendari o con 100 euro ricevendo 13 calendari . Una volta pagate le spese e se i calendari risulteranno invenduti le copie verranno divise tra i sottoscrittori”

Per maggiori informazioni: giuliodimeo@yahoo.it info@giuliodimeo.it

Rumeno sventa colpo in banca

22/09/2008 - E' successo intorno alle 11.00 di stamani in un istituto di credito di Sesto Fiorentino

Ha reagito contro il rapinatore, che era armato di trincetto, riuscendo a sventare il colpo in banca. Protagonista un cliente dell'istituto di credito, un romeno di 33 anni, che nella colluttazione con il malvivente, poi fuggito, ha riportato ferite alla testa, giudicate guaribile in tre giorni. A ricostruire alla polizia quanto accaduto stamani, intorno alle 11, in una banca di via Volturno a Sesto Fiorentino, sono stati alcuni testimoni che si trovavano nell'istituto di credito. I presenti hanno riferito agli agenti poi intervenuti che un uomo, alto circa un metro e 70, di corporatura esile, era entrato in banca, armato di trincetto, con il chiaro intento di compiere una rapina. Ma un cliente, identificato poi per il romeno, ha reagito avventandosi contro il malvivente con cui ha poi avuto una colluttazione. Il rapinatore e' quindi scappato per sottrarsi all'arrivo della polizia. Sul posto sono intervenuti personale delle volanti e della squadra Mobile, alla quale sono affidate le indagini, oltre alla polizia scientifica per i rilievi del caso. Il trincetto utilizzato dal rapinatore, rinvenuto sul posto, e' stato sequestrato.

il 25 settembre
Il Questore di Firenze ha poi dato un premio ad Emil , elargito da un cittadino anonimo fiorentino, che consiste in 300 euro AGI News On.

Vorrei riflettere con voi:
Un italiano avrebbe rischiato la propria vita in una rapina?
Forse ha rischiato perché così almeno si può dire anche qualcosa di interessante dei Rumeni?

Commentate pure grazie
Laura


Luzzi - La Coerenza del Sindaco di Sesto Fiorentino

C'è dell'altro riguardo a questo tema....

L'amministrazione comunale di Sesto Fiorentino ha organizzato in collaborazione con Amnesty International, il centro interuniversitario di ricerca sulla pace e i diritti umani e l'associazione "Ban Slout Larbi",

il 60° annivesrario della Dichiarazione Universale dei diritti umani

con una serie di appuntamenti che vanno dal 29 novembre al 13 dicembre come si può vedere dal sito:
www.comune.sesto-fiorentino.fi.it
Quando allo stesso tempo il sindaco di Sesto Gianassi decreta lo sgombero del luzzi per il 30 novembre!

queste sono le informazioni che si trovano sul sito riferite ad un comunicato stampa di settembre www.ilpunto-online.it

Che si fà ci si ritrova tutti armati di cornetti e briosch davanti al Luzzi domenica 30 di novembre?

Vademecum per gli Immigrati

venerdì 28 novembre 2008

LA LETTERA DI UNA MADRE DEL LUZZI

Casa Luzzi é situata a 20 minuti dal centro storico della città, nella prima collina fiorentina a Montorsoli tra le province di Fiesole, Firenze e Sesto Fiorentino.

Casa Luzzi è un ospedale occupato da 350 persone minacciate dallo sgombero da parte del Comune di Sesto Fiorentino, con nessuna certezza rispetto alla loro collocazione futura. Non lasciamo soli gli abitanti di Casa Luzzi. Se è vero che lottare per i diritti dei più deboli è lottare per i diritti di tutti, allora lottare per difendere Casa Luzzi è anche lottare per salvaguardare te stesso e la tua dignità di essere umano.

Diffondi la lettera che segue, è di una Madre del Luzzi, o vai a conoscere questa esperienza di occupazione. Come arrivare: prendere via bolognese da piazza della Libertà passare Trespiano e Montorsoli dopo il benzinaio girare a sinistra verso M.Morello poi 300 mt a sinistra. Autobus: 25/A dalla stazione dei treni S.M.Novella (ultima fermata).

Il Luzzi era un ex Ospedale abbandonato, dimenticato da tutti, lasciato marcire in balia dell'incuria. Oggi è la nostra casa, siamo circa 350 persone, famiglie di diverse etnie, che dopo varie disavventure abbiamo deciso di garantirci un tetto. Il mercato degli affitti è inavvicinabile per chi vive con un solo stipendio ed ha dei bambini. Molti lavoriamo a nero, in una società che ci rifiuta ma pronta a sfruttarci come manodopera a basso costo. Da due anni abbiamo trovato una sorta di stabilità, ristrutturato gli spazi ed adibito ad abitazioni, alcuni di noi vivevano nei campi, altri in appartamenti sovraffollati. Ora abbiamo uno spazio vitale, un posto da identificare come casa e delle speranze da coltivare per i nostri figli che finalmente vanno a scuola. Il Luzzi è la nostra casa nell'attesa di tempi migliori in cui anche i poveri potranno averne una vera, convenzionale. La scelta di occupare è dettata da una mancanza di alternative possibili, il nostro appello è quello di comprendere le problematiche di una vita di stenti, che ci ha costretti a diventare abusivi, con la speranza che i diritti costituzionali, con cui molti si riempiono la bocca, non siano solo utopie per i deboli. Fra pochi giorni, il 30 Novembre il sindaco di Sesto Fiorentino, il comune a cui lo stabile appartiene, ha deciso di stroncare l'occupazione e la vita delle persone che ci abitano. Alle soglie di Natale, con il gelo che si fa sentire, senza proporre delle soluzioni l'unica certezza è che ci mandano via. Ci sono stati molti incontri con le istituzioni in passato, ora che lo sgombero è prossimo nessuno ci fa sapere nulla in merito. Non siamo delinquenti o un gruppo di violenti pronti a fronteggiare le forze dell'ordine ma donne e bambini, alcuni ammalati, senza più la forza di lottare per legittimare il nostro diritto ad esserci..

Immaginate una madre con figli piccoli, che non riesce a trovare lavoro, senza il supporto per l'asilo nido, che da due mesi, ogni notte arriva a letto e nonostante la stanchezza, non riesce a chiudere occhio. La mattina sorride ai figli come se niente fosse, per non fargli capire che presto saranno di nuovo per strada al freddo. Babbo Natale non arriverà neanche questa volta a bussare alla loro porta, che vogliono abbattere per assecondare i capricci di chi non ha problemi vitali. I bambini sono piccoli, non stupidi e già fanno molte domande su ciò che accadrà il 30 Novembre, ma non abbiamo risposte, non dipende da noi, forse non avevamo il diritto di diventare madri perché siamo povere?

Sappiamo amarli i nostri figli e prenderci cura di loro, ma non basta a dargli serenità perché chi è più forte ,da dietro una scrivania, gioca a risiko con le nostre teste. Non ha mai incontrato lo sguardo di uno dei nostri figli per rendersi conto di com'è cambiato dall'arrivo al Luzzi ad oggi.

Le conquiste per i loro futuro dipendono anche da voi sosteneteci, bloccate lo sgombero almeno finché non saremo in grado di avere un altro tetto. Non devono pagare i bambini le disavventure dei genitori e hanno il diritto di crescere senza essere ghettizzati, di studiare per costruirsi una speranza in questa società sempre più selettiva.

Parlate del Luzzi, venite a trovarci a conoscerci o semplicemente mettetevi nei nostri panni e fate sentire alle istituzioni che il popolo ha anche a cuore i problemi di chi sta peggio. Facciamo appello alla solidarietà che spesso è rivolta fuori dai confini del nostro paese ma scarseggia quando le tematiche sono locali. Non siamo scellerati e irresponsabili solo poveri e vorremmo il sostegno di altre persone comuni che conoscono le difficoltà di arrivare a fine mese. La propaganda del Sindaco Giannassi è quella di mettere poveri contro poveri, per avere appoggio e far sentire la gente privata di qualcosa, ma sestesi chiedetevi se veramente nuociamo alla vostra quotidianità o se per sentito dire dalla bocca di qualcuno che tutela solo i propri interessi.

Piuttosto che scacciarci come bestie, potremmo cooperare per negoziare delle soluzioni ai problemi che la nostra presenza comporta al sindaco, insieme riusciremmo a superarli ne sono certa. Il dialogo e la buona volontà non ci mancano, le alternative si ma non chiediamo alloggi privando altri che ne aspettano uno da anni solo collaborazione per il bene dei minori che vivono nel Luzzi.

Non posso esprimere ogni singolo pensiero dettato dall'ansia di questo brutto momento e spero di aver comunicato quanto possibile per incuriosirvi sulla nostra vicenda, l'unica cosa che rimane da fare è attendere il fatidico giorno.

Una madre del Luzzi




martedì 25 novembre 2008

Curare gli indigenti, soprattutto i bambini, è un dovere deontologico per tutti i medici, ma è un imperativo etico per un paese civile.

Non cancelliamo con un decreto un diritto costituzionale

…." chi di questi ti sembra stato il prossimo di colui che fu ferito dai briganti ?"
Quello rispose "chi ha avuto compassione e si è preso cura di lui"
ed Egli disse "va e fa anche tu lo stesso"
(Vangelo secondo Luca)

Appello promosso dalla Segreteria Provinciale FIMP ( Federazione Italiana Medici Pediatri ) di Modena

Firma anche tu!

Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza

Ora conosciamo tutti la nuda e cruda verità.
Ci avevano detto che l’unico modo per porre fine alla tragedia dell’ultima guerra mondiale era l’uso della bomba atomica. Ci hanno ingannato.Ci avevano detto che l’uso di una violenza inaudita avrebbe disgustato a tal punto l’umanità, che mai nessuno avrebbe più usato la violenza per risolvere i conflitti. Ci hanno tradito.

clicca qui per leggere tutto...

Ma noi non aspetteremo più. Noi vogliamo unire i nostri cuori. Adesso. Subito. È giunto il momento.

Ora noi marceremo, che voi lo vogliate o no. Marceremo sulla nostra amata Terra e uniremo finalmente i nostri cuori.

Roma, 23 novembre 2008

Carlo Olivieri
umanista

NO AL RAZZISMO - IL "LUZZI" DEVE VIVERE

Sabato 22 novembre quasi 500 uomini, donne e bambini sono scesi in piazza a Firenze
per tutelare lo stabile occupato de Luzzi,
per impedire l'apertura di un nuovo LAGER a Sant'Angelo a Lecore,
per fare vivere anche a Firenze un orizzonte culturale di libertà contro coloro che vogliono imporre barriere razziali e speculazioni di ogni sorta.

Della manifestazione non vi è traccia sui quotidiani locali. Che si sono soffermati sui disastri comminati dal Comune (non certo dagli occupanti) e dalla Croce Rossa italiana nello stabile occupato di Poggio Secco.
Lo ripetiamo ancora una volta.
L'area del LUZZI non appartiene nè al movimento nè tantomeno a qualche speculatore.
L'area del Luzzi è un "BENE COMUNE" che appartiene a tutte e tutti...
per queste ragioni:

GIOVEDI' 27 NOVEMBRE
ORE 20,30
PRESSO LO STABILE LUZZI
INCONTRO CITTADINO DI
CONFRONTO E DI ORGANIZZAZIONE
DELLA VERTENZA




DOMENICA 30 NOVEMBRE
DALLE ORE 8,30 DEL MATTINO
COLAZIONE E PRESIDIO
DAVANTI ALL'INGRESSO DEL LUZZI



LA COMUNITA' INTERETNICA DEL LUZZI
IL MOVIMENTO DI LOTTA PER LACASA

lunedì 24 novembre 2008

La polizia devasta l'america palace e deporta 57 immigrati nei CIE

Castelvolturno - 20 novembre 2008

mercoledì, 19 novembre 2008

Indagati perché criticano la monarchia

In una retata svoltasi in piena notte, la polizia australiana - in collaborazione con la DIGOS italiana - ha condotto una vasta operazione contro alcune decine di cittadini italiani, sospettati di simpatizzare per il principale partito di opposizione in Italia. La polizia ha sequestrato materiale inneggiante a Walter Veltroni, un foglio scritto a mano con le parole "è ora di cacciare il nano!" e almeno duecento dollari australiani di provenienza sospetta.

La notizia dell'operazione è stata accolta favorevolmente in tutti gli ambienti politici australiani, che invitano però a non criminalizzare in blocco gli italiani presenti nel loro paese, la grande maggioranza dei quali non si interessa affatto di politica, non intende scioperare mai e sta cercando di imparare a pronunciare la "erre" alla maniera australiana.

Scusate. Non abbiamo scherzato.

Abbiamo però cambiato paese e partito. Rilassatevi: non si tratta di italiani all'estero, ma solo di marocchini; e il paese in cui i marocchini sospettati di simpatizzare per il principale movimento di opposizione del proprio paese sono stati indagati è l'Italia. leggi tutto cliccando sul titolo link....


domenica 23 novembre 2008



Milano.

Un graffito di Alfred Breitman per denunciare la persecuzione del popolo Rom

Milano, 18 novembre 2008. Un grande graffito raffigurante la Ruota Rossa, simbolo del popolo Rom, è apparso a Milano, proprio sulla pavimentazione di piazza Duomo. Sotto il disegno - un cerchio rosso rubino con 16 raggi - la scritta "Interrompete la persecuzione dei Rom". L'opera di denuncia civile è stata realizzata dall'artista Alfred Breitman, che è rimasto per oltre mezz'ora, in pieno giorno, a spiegarne i contenuti a un capannello di cittadini milanesi. Quando sono intervenuti sul posto alcuni agenti di Polizia Municipale, Breitman ha detto loro che il lavoro gli era stato commissionato dal Circolo culturale "Goffredo Bezzecchi". Non era la verità, ma l'artista ha inteso rendere omaggio a Goffredo Bezzecchi, Rom di 69 anni che vive a Milano ed è l'ultimo testimone della persecuzione nazifascista degli "zingari" lombardi. Gli agenti hano creduto ala spiegazione offerta da Breitman e si sono fermati a porre domande all'artista, che ha tenuto anche a loro beneficio una breve lezione sul Samudaripen, lo sterminio nazista del popolo Rom e sulle similitudine fra quel crimine contro l'umanità e l'attuale persecuzione che Milano e l'Italia perpetrano sempre contro il popolo "nomade". La performance di Breitman costituisce la prima azione del Gruppo Watching The Sky, per denunciare con gli strumenti dell'arte sociale e dell'arte di strada la più odiosa forma di razzismo del nostro tempo. Alfred Breitmen ha abbandonato il luogo della performance fra gli applausi di decine di cittadini, ivi compresi i vigili urbani. L'opera d'arte, realizzata con colori naturali, è stata parzialmente cancellata già nel pomeriggio.

lunedì 10 novembre 2008

mercoledì 5 novembre 2008

FIRENZE, CONTINUA L’ODISSEA DEI ROM

IN STRADA, ESPOSTI A FREDDO E INTEMPERIE, OLTRE DUECENTO ZINGARI

IL GRUPPO EVERYONE E L’AURORA ONLUS DENUNCIANO UN ESCALATION DI INTOLLERANZA E PERSECUZIONE DA PARTE DI ISTITUZIONI E AUTORITA’ DI FORZA PUBBLICA FIORENTINE E SESTESI.


E’ la conseguenza della politica degli esponenti fiorentini e sestesi del Partito Democratico e dell’inasprimento degli RPU, i Regolamenti di PoliziaUrbana. Il sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi (PD) ha disposto per lunedì 27 ottobre scorso la “bonifica”di un’area comunale, confinante con un terreno privato, che parte da via del Cantone e arriva, costeggiando la ferrovia, a via San Piero a Quaracchi. Nei due terreni – uno di proprietà comunale, l’altro privato – si erano insediate da diverso tempo una trentina di famiglie rom romene con bambini, donne incinte, malati e anziani, sgomberati lunedì scorso – per l’appunto – con l’ausilio di alcuni agenti della Polizia Municipale sestese e dei mezzi della Quadrifoglio, l’azienda di smaltimento dei rifiuti fiorentina.

“Polizia Municipale e Comune di Sesto Fiorentino hanno parlato di ‘bonifica’. Ciò che in realtà è avvenuto davanti ai nostri occhi è un tragico sgombero forzoso” dichiarano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, leader del Gruppo EveryOne, e Stefania Micol, presidente dell’associazione L’Aurora onlus di Firenze, “in cui famiglie disperate senza dimora, senza alcuna alternativa alloggiativa, senza la possibilità di un lavoro regolare e prive di qualunque assistenza socio-sanitaria sono state messe in mezzo alla strada.

Viste le precedenti minacce di querele e l’inconsistente volontà di collaborazione e dialogo con le Associazioni da parte dei comuni di Firenze e di Sesto Fiorentino, invitiamo le Istituzioni e le autorità di Forza Pubblica fiorentine e sestesi a non mettere in piedi ancora una volta il walzer delle negazioni di quanto denunciamo: abbiamo raccolto verbali, testimonianze e fotografie di quanto accaduto,” proseguono EveryOne e L’Aurora “abbiamo le prove di una persecuzione vissuta con i nostri occhi. Evitino il rimpallo di responsabilità” dicono gli attivisti “e piuttosto si mettano al lavoro per prestare immediata assistenza a queste persone: servono coperte, serve cibo, servono medicine, serve un luogo caldo che li tolga dalla strada, dove non hanno la minima speranza di sopravvivenza con le incombenti temperature gelide e le intemperie di questi giorni. Non chiediamo più incontri ma azioni urgenti di aiuto umanitario, ma soprattutto l’interruzione immediata di sgomberi iniqui e silenziosi e di provvedimenti che contrastano con le leggi vigenti e con le convenzioni internazionali sui diritti umani”.

Per ulteriori informazioni:

Gruppo EveryOne Tel: (+39) 334 8429527 - (39) 331 3585406 - (+39) 3343449180

www.everyonegroup.com :: info@everyonegroup.com

Prima di tutto vennero a prendere gli immigrati e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.

Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.

Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.

Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Il bombardamento dell'informazione, il frastuono dei vari tipi d'inquinamento, la confusione, l'isolamento, ci spingono sempre più verso una "anestesia difensiva" che ci impedisce di comunicare con noi stessi e con gli altri, ci fa sopportare situazioni orribili e ci impedisce di trovare risposte che aprano il futuro nostro e di chi ci circonda. Il prossimo sono io! nasce con la foto petizione, ma altre attività si agiteranno a futuro, tutte volte a stimolare la necessità di identificazione nella situazione che si vive l'altro. L'obiettivo dell'identificazione è comprendere e poter prendere una posizione coerente di fronte alle situazioni personali e sociali che oggi ci troviamo a dover affrontare, come individui e come popoli.


Il Prossimo sono io dà stimolo a tutte le Nuove Azioni che aprono il futuro dell'umanità intera:
è possibile stare bene tutti!
è possibile trovarsi d'accordo anche se siamo in tanti e molto diversi!
la diversità è ricchezza! ecc....