RIFIUTIAMO DELLE LEGGI CONTRO IL DIRITTO ALLA VITA
non ci rassegneremo alla barbarie di queste regole dettate da chi non ama la vita
mercoledì 29 luglio 2009
Foto dell'ultimo giorno di Digiuno per rifiutare il Pacchetto Sicurezza
martedì 28 luglio 2009
domande e risposte sul Pacchetto Sicurezza
clicca sull'immagine e vedrai i video che rispondono a tredici domande sul pacchetto sicurezza, iniziativa dell'associazione milanese
Nagaonlus
Il 2 di luglio Napolitano ha firmato il pacchetto sicurezza che quindi entrerà in vigore.
Gran finale del Digiuno di Saverio Tommasi sul gommone
Alle ore 18:00 di domani 29 luglio, quale termine della manifestazione, Saverio Tommasi scenderà dal gommone interrompendo il digiuno, contemporaneamente ad Alessandro Santoro, anche lui a digiuno per l'intera settimana.
Tutti i promotori: Marco Bazzichi, Antonio Berti, don Andrea Bigalli, Lisa Clark, Ornella De Zordo, Tommaso Fattori, Mercedes Frias, Marco Romoli, Alessandro Santoro e Saverio Tommasi daranno vita a un "fine pomeriggio spettacolare".
Tutte le persone intervenute saranno chiamate a disegnare un volto, un'espressione o un arcobaleno, che poi verranno attaccati su una corda di 50 metri con cui abbracceremo - non solo simbolicamente - il David di Michelangelo, o meglio la sua copia, esposta nello stesso piazzale Michelangelo, dove Saverio Tommasi ha vissuto la sua settimana di "viaggio
immobile".
Chiuderanno il pomeriggio la banda musicale di strada "Fiati sprecati" e il gruppo di teatro "Teatranti dei popoli".
SONO INVITATE A PARTECIPARE TUTTE LE FORZE SINGOLE E ASSOCIATIVE CHE ANTEMPONGONO LE PERSONE AL DENARO.
Le foto degli amici di Saverio Tommasi
Saverio Tommasi digiuna dal 22 luglio per dire NO al Pacchetto sicurezza: "66 articoli saggiamente ispirati dalle leggi razziali e sapientemete mescolati con razzismo, ignoranza, luoghi comuni e una buona dose di mala-informazione". Ma Saverio non è solo. Circa 30 associazioni si sono unite a lui per sostenere la causa. E molti amici si sono fatti fotografare col "pacchetto sicurezza", quello di cartone, però... Ultimo a farsi immortalare il rapper Caparezza che ha ricordato Saverio a fine concerto, ieri, alla Fortezza da Basso.
Vedi le foto QUI.
martedì 21 luglio 2009
Al Piazzale Michelangelo in gommone, per difendere i diritti di tutti/e
Un gommone, come quelli che partono dall’Africa verso la Fortezza Europa, piazzato per una settimana al Piazzale Michelangelo di Firenze. Un luogo conosciuto in tutto il mondo che diventa, dal 22 al 29 luglio, il luogo deputato per la difesa dei diritti di tutti e di tutte, a partire dai più deboli. 408 ore digiuno non-stop contro le galere etniche del pacchetto
“sicurezza”, per un’altra convivenza possibile.
perUnaltracittà aderisce e invita i fiorentini a partecipare a questa iniziativa promossa dall'attore-attivista Saverio Tommasi.
«Il pacchetto sicurezza voluto dal governo è fuori da ogni criterio giuridico - ha detto Ornella De Zordo. Una persona, solo per il fatto di esistere in un paese che non è il suo, commette un reato ed è per questo perseguibile dal regime berlusconiano. Crediamo sia il momento di reagire a questo stato di cose che colloca l'Italia fuori da una tradizione giuridica secolare. Il rispetto dei diritti umani deve essere al primo posto in ogni comunità che vuol definirsi civile, per questo le iniziative previste al Piazzale Michelangelo sono importanti, perché permettono di informare e ricostruire queri legami di solidarietà naturali tra i popoli.»
Guarda il video di presentazione:
Saverio Tommasi sarà impegnato nella rappresentazione di un viaggio dalla Libia a Lampedusa: sopra un gommone per sette giorni, senza mangiare, senza riparo dal sole. Ad accompagnare Saverio in questo viaggio saranno decine e decine di persone, che a staffetta digiuneranno e saranno presenti agli incontri e ai dibattiti organizzati intorno al gommone, con le associazioni
del territorio maggiormente impegnate nella costruzione di una sicurezza fondata sul dialogo, contro una (non)sicurezza basata sulla repressione.
digiunerà
venerdì 25 luglio
e sarà presente
il 25 e il 28 luglio
a partire dalle 18.30
A promuovere l’iniziativa sono persone che a Firenze si battono da sempre per la difesa dei diritti della persona. Eccoli uno per uno.
Li potete ascoltare nel video che presenta la settimana di digiuno: Marco Bazzichi, Antonio Berti, Andrea Bigalli, Lisa Clark, Ornella De Zordo, Tommaso Fattori, Mercedes Frias, Marco Romoli, Alessandro Santoro oltre, naturalmente, a Saverio Tommasi.
Sono stati riconosciuti colpevli di Razzismo il sindaco Flavio Tosi e i suoi collaboratori di partito
VERONA: FLAVIO TOSI NON PARLA ALLA COMMEMORAZIONE PER L'ASSALTO AL CARCERE DEGLI SCALZI
Lo sterminio nazista di 500.000 zingari è cominciato così.
Alla commemorazione per l'assalto alle carceri degli Scalzi (ultima guerra), che si tiene tutti gli anni a Verona, è intervenuto il sindaco Flavio Tosi fresco di condanna per razzismo.
Gli antifascisti veronesi presenti con uno striscione con su scritto: "Lo sterminio nazista di 500.000 zingari è cominciato così" non hanno permesso al sindaco di parlare contestando la sua presenza ad una commemorazione partigiana.
La condanna definitiva per propaganda razzista, inflitta al sindaco Flavio Tosi e ad altri cinque leghisti, tra cui un assessore comunale (Enrico Corsi), riguarda una campagna contro gli zingari, scatenata dal Carroccio nel 2001. Il sindaco e i suoi colleghi di partito, passati attraverso tutti i gradi di giudizio (addirittura due volte in appello e due in Cassazione), sono stati irrevocabilmente riconosciuti colpevoli e costretti a pagare i risarcimenti alle parti civili, alcuni componenti della comunità sinta veronese e le spese agli avvocati.
lunedì 20 luglio 2009
Inchiesta: Dai margini (perché chi vive per strada non ha diritti)
la strana coppia Saverio Tommasi e Ornella De Zordo è tornata con una nuova video/inchiesta sulla marginalità a Firenze, ma validissima, dato il ripetersi di molte di queste dinamiche, per tutto il territorio italiano.
Vi invitiamo a guardare e diffondere l'inchiesta da youtube:
Il titolo completo è: Dai margini (perché chi vive per strada non ha diritti).
Per questro lavoro ho vissuto in giro per il centro di Firenze mendicando e chiedendo l'elemosina. E ancora lavando i vetri alle automobili e vendendo fazzolettini ai semafori. Poi abbiamo messo in fila contraddizioni, illustrando i numeri della povertà a Firenze, con un occhio sull'Italia contemporanea. Abbiamo girato le periferie della città mostrato storie, volti di donne e uomini, interrogandoli per sentire le ragioni di chi solitamente non viene ascoltato.
Mi permetto di ricordarvi le due precedenti video inchieste che abbiamo curato nei mesi passati:
"Razzisteria: destra fascista in Italia e nella "rossa" Toscana"
http://www.youtube.com/watch?v=NNLkCPvoRn8
"Guarire si deve, chiesa e omosessualità" (tutt'ora censurata da youtube e visibile solo attraverso la mitica Arcoiris.tv):
http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Flash&d_op=getit&id=10999
I video sono sottotitolati e totalmente autofinanziati.
Potete scegliere di contribuire in due modi:
1) Guardando e facendo circolare fra i vostri contatti il link al video;
2) Versando un piccolo contributo economico che servirà a coprire almeno una parte delle spese di realizzazione e diffusione del progetto "l'altrainchiesta - 10 brutte storie italiane", totalmente autofinanziato, dandoci la possibilità di continuare le indagini. Potete decidere di effettuare un versamento a Banca Etica o utilizzare PayPal. Tutti i riferimenti necessari a partire da: http://www.saveriotommasi.it/donazioni/
Grazie per averci letto fino a qui.
Un abbraccio di pace, buona diffusione e buona memoria,
Saverio Tommasi e Ornella De Zordo
http://www.saveriotommasi.it
http://www.perunaltracitta.org
mercoledì 15 luglio 2009
IRAN Manifestazione nazionale 18 luglio p.zza S.marco Firenze
Con le donne e gli uomini in lotta per la libertà in Iran !
Contro il regime reazionario ! Fermiamo la repressione !
Nessuna fiducia nel sistema degli Stati !
Concentramento ore 16.30 in Piazza San Marco
Socialismo Rivoluzionario, Unicobas, Socialismo Libertario, Help to Change (Associazione Umanista) , Partito Umanista (FI), Usi- Ait, Centro delle Culture (FI), Comitato Antirazzista Vite Impegnative (FI), Collettivo Maripose (GE), Perunaltracitta (FI), Ass. IREOS - Centro Servizi Autogestiti Comunità Queer (FI), Comitato Stoprazzismo Prato
Info e adesioni : iranlibero@libero.it
telefono 055-2302015
lunedì 6 luglio 2009
RESPINGIAMO IL PACCHETTO SICUREZZA!
Alla manifestazione davanti al Senato
RESPINGIAMO IL PACCHETTO SICUREZZA!
Mercoledì 1 luglio, 2009
Edgar Galiano - (comitato migranti) - parla dello sfruttamento come principio motore di queste sciagurate leggi razziali e richiama i lavoratori, TUTTI, ad unirsi contro la legge 733 appena approvata e per una nuovo fronte comune di lotta.
Edgar Galiano - comitato migranti
domenica 5 luglio 2009
Su Rai 3 il documentario COME UN UOMO SULLA TERRA
Dopo decine e decine di proiezioni in tutta Italia
Dopo il grande successo della campagna IO NON RESPINGO:
finalmente in onda sulla RAI
9 LUGLIO 2009
RAI 3 ore 23.40 (trasmisisone DOC3)
Un occasione di civiltà e informazione per tutta l'Italia.
Finalmente anche chi non poteva sapere ora saprà.
Chiediamo alle migliaia di persone che da oltre 6 mesi
sostengono il film, di diffondere ovunque la notizia:
con il passaparola, nei mezzi di informazione, via mail e
con il Volantino che potete scaricare sul sito del film:
http://comeunuomosullaterra.blogspot.com
Qualche giorno dopo la messa in onda chiuderemo la raccolta delle firme
per la petizione e organizzeremo la consegna.
Siamo già a 10mila firme.
Con la messa in onda e l'aiuto di tutti
possiamo crescere ancora.
Grazie a tutti
Autori e Produzione COME UN UOMO SULLA TERRA
http://comeunuomosullaterra.blogspot.com
venerdì 3 luglio 2009
Approvato Pacchetto Sicurezza: Che Paese è questo bel Paese?
"Che Paese è questo bel Paese? Dove si approva una legge che permette la giustizia fai da te, che giudica un crimine la ricerca di una vita migliore, che scheda chi non ha una casa, che toglie ai bambini il diritto ad un’identità, che incita alla delazione ed al sospetto, che educa alla discriminazione e reclusione ed espulsione del diverso, di chi scappa dalla guerra, di chi fugge dalla fame , di chi rincorre isuoi sogni, del nato nel “paese” sbagliato.
Che Paese è questo Paese che non sa accogliere, che non sa dare risposte al cambiamento, che non si sa adattare all’evoluzione
dell’umanità ma si limita a reprimere, incarcerare, prevaricare, non ascoltare ma solo ordinare.
E noi cittadini di questo Bel Paese, noi che queste decisioni le abbiamo democraticamente volute o per lo meno accettate, noi che
facciamo?
E’ questo un momento crepuscolare: può sopraggiungere l’alba o arrivare la notte e forse questo non sta nelle nostre mani. Possiamo
però accendere luci e rischiarare il buio. Contribuire a creare una coscienza umana , proteggere le aspirazioni più alte e profonde che
hanno condotto l’umanità ai suoi momenti migliori, marciare verso un futuro che anche se non prevede ancora la risoluzione dei conflitti
per lo meno non li soffochi nella violenza e cerchi nuove soluzioni.
La legge approvata il 2 luglio 2009 in Senato è una legge ingiusta e violenta che non tiene conto dei diritti umani, che non si rifà al
principio di ricerca di soluzioni lungimiranti per risolvere le situazioni difficili, nelle quali, in questo momento storico, ci
stiamo trovando a vivere. Si limita a dare una risposta alle nostre paure più viscerali di perdere qualcosa (la falsa sicurezza, l’ordine
apparente, gli elettori) e ci porta a tradire la nostra cultura o quello che credevamo di essa (la solidarietà, l’ospitalità, la
fantasia nel trovare soluzioni). Ci consegna alle pagine peggiori della Storia, nelle quali non avremmo voluto essere menzionati, come
quella del 1938 e delle leggi razziali."
Centro delle Culture
Roma, torna sui media la "mafia Rom". Realtà o informazione distorta?
di Roberto Malini
Roma, 30 giugno 2009.
Una notizia di cronaca, due modi diversi di presentarla. Ecco La Repubblica (gli altri quotidiani italiani, in genere, sono sullo stesso tenore):
"Un'organizzazione di trafficanti di cocaina composta da intere famiglie di etnia rom di nazionalità croata e bosniaca, ma anche di italiani, è stata scoperta dai Carabinieri di Roma che stanno eseguendo, dalla scorsa notte, 54 ordinanze di custodia cautelare. L'organizzazione usava come corrieri anche minorenni".
E' un'informazione parziale, che presenta al pubblico una realtà falsata, inducendo - ovviamente - il lettore a pensare che i Rom, a Roma, siano capaci di dare vita a una forma di criminalità organizzata autonoma, venendo così a costituire un nuovo pericolo per la sicurezza. Per comprendere correttamente la notizia bisogna proseguire nella lettura del pezzo e interpretare, fra le righe, la verità:
"Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip di Roma su richiesta della direzione distrettuale anti-mafia della capitale".
Et voila, ecco che si presenta una versione diversa del fatto di cronaca: non si tratta di "emergenza Rom", ma di mafia, di italianissima mafia, nella fattispecie 'ndrangheta, che gestisce integralmente il traffico di stupefacenti a Roma e utilizza le fasce sociali più vulnerabili, emarginate e indigenti per i suoi traffici, fra cui i Rom.
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Viareggio, una tragedia figlia di scelte economiche sbagliate
Comunicato stampa del Comitato contro il Sottoattraversamento AV di Firenze
L'entità del disastro di Viareggio lascia attoniti. Il numero delle vittime e l'estensione dei danni ci parlano di una catastrofe.
Il cordoglio di tutti i partecipanti al Comitato vanno a tutti quelli che hanno perduto parenti o amici.
Il nostro impegno nel promuovere un trasporto pubblico efficiente e sicuro non può esimerci da fare, fin da ora, alcune considerazioni, mentre attendiamo gli esiti delle indagini della magistratura per una valutazione definitiva.
La prima è che l'aver convogliato la quasi totalità delle risorse economiche ad un progetto faraonico come l'Alta Velocità "all'italiana" ha provocato l'abbandono di tutti gli altri settori del trasporto ferroviario; in particolare quello delle merci ha visto un calo progressivo e costante che non può che prevedere il sostanziale smantellamento di questo servizio. Questo è frutto di una greve decisione politica che ha autorizzato il vertice FS a questa politica dissennata.
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info: notavfirenze@gmail.com
338 3092948
COMUNICATO STAMPA: Situazione salute immigranti in Italia
Roma, 1 luglio 2009
DECRETO SICUREZZA: DA TRE SETTIMANE, SECONDO RICERCA DELLE ONG, DRASTICO CALO DI MIGRANTI CHE ACCEDONO ALLE CURE OSPEDALIERE
GRUPPO EVERYONE: “CON LA CRIMINALIZZAZIONE DELLA CLANDESTINITA’ SI RISCHIA EMERGENZA SANITARIA NAZIONALE. GIA’ CASI DI LEBBRA NON CURATA A MILANO E ALLARME TERRIBILI EPIDEMIE”
“A poche ore dal voto finale in Senato al decreto n°733 sulla sicurezza (che si svolgerà domani a partire dalle ore 13), ci giungono notizie drammatiche relativamente al numero di immigrati che nelle ultime settimane non sono ricorsi alle cure mediche in ospedale nonostante le gravi condizioni di salute”. Lo affermano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, co-presidenti dell’organizzazione per i diritti umani Gruppo EveryOne. Leggi tutto
Per ulteriori informazioni:
Gruppo EveryOne
+39 334 8429527 :: +39 331 3585406
www.everyonegroup.com :: info@everyonegroup.com
A PITTI BIMBO SI MUORE DA INVISIBILI
“Una morte atroce quella di un giovane marocchino rimasto gravemente ferito martedì scorso all'interno della Fortezza da Basso di Firenze, dopo essere stato travolto da uno stand in legno durante lo smontaggio della struttura” dice oggi, giovedì 2 Luglio, La Nazione. Il giovane marocchino aveva 22 anni ma non esisteva, anche se il suo preziosissimo lavoro sottopagato, insieme a quello delle migliaia di Ahmed, Bubakar, Ali, rende possibili fantastici guadagni per costruttori immobiliari, organizzatori fieristici e all'industria italiana in genere. Per non parlare delle donne inesistenti che si prendono cura dei nostri nonni non più autosufficienti.
Il giovane marocchino muore il giorno in cui passa al Senato il Pacchetto Sicurezza, che comporta il reato di immigrazione clandestina. L’introduzione del reato, combinata ad altre norme, rivela quanto sia spietato nel complesso questo complesso di norme proprio imponendo in moltissimi casi la segnalazione e quindi la denuncia della presenza irregolare nel territorio. Delazione diffusa e governo attraverso la minaccia. E’ così per esempio per l’istruzione scolastica che, nonostante vi sia una deroga alla richiesta del permesso di soggiorno per iscrivere i figli a scuola, potrebbe comportare l’impossibilità, per uno studente divenuto maggiorenne, di portare a termine gli studi sostenendo gli esami finali e contemporaneamente obbligare il preside a denunciare lo studente privo di permesso.La richiesta del permesso di soggiorno per ogni atto di stato civile rende generalizzata la possibilità di denuncia oltre ad inibire alcuni tra gli atti che hanno più strettamente a che vedere con i diritti della persona e dei minori, come la registrazione delle nascite (per chi è privo di passaporto) o la registrazione dei decessi.
E anche l’emersione dal lavoro nero, proprio in quei settori in cui poggia per la quasi totalità sullo sfruttamento di manodopera "irregolare", sottoponendo al rischio di denuncia i testimoni se privi di permesso di soggiorno.
C'è chi dice che una cosa del genere non si vedeva dai tempi del terzo reich, eppure ognuno di noi (o quasi) continua la sua vita normalmente. Forse perchè non è ancora stato toccato, direttamente o indirettamente, dalla mano assassina del pacchetto normativo, né si immagina che lo sarà. O forse perchè si sente, o si sforza di sentirsi, terribilmente lontano da quegli Ahmed, Bubakar, Ali di cui adesso le nostre leggi sanciscono la condizione di “carne da lavoro”: gente che può morire, da invisibile, mentre smonta un padiglione fieristico di alta moda.
Saverio Ragonesi
Centro delle Culture - Firenze
mercoledì 1 luglio 2009
RESPINGIAMO IL PACCHETTO SICUREZZA!
dalle 15:30,
tutte e tutti sotto il Senato
Dopo mesi di discussioni, rinvii e voti di fiducia che hanno ignorato ogni forma di protesta, il governo Berlusconi si appresta ad approvare definitivamente in senato il disegno di legge 733, noto come "pacchetto sicurezza": una legge che nega i diritti fondamentali delle persone, siano esse migranti o native.
Il pacchetto introduce il reato d'ingresso e soggiorno illegale, che colpisce le persone migranti, cancellando il loro diritto a esistere, all'assistenza sanitaria, all'istruzione e alla casa.
Se il ddl sarà approvato, chi è senza permesso di soggiorno non potrà più ricevere cure mediche, riconoscere figlie e figli alla nascita, sposarsi o inviare i soldi a casa. Si introducono le ronde mentre in nome del "decoro urbano" continuano gli sgomberi e la ghettizzazione degli insediamenti rom e le aggressioni di stampo razzista e xenofobo.
Le ordinanze dei sindaci limitano il diritto a incontrarsi nei parchi e nei luoghi pubblici o a manifestare per le strade e nelle università.
Prima ancora di essere approvato, il pacchetto sicurezza ha già ucciso: dalla donna incinta morta dissanguata a Bari per la paura di essere denunciata in ospedale, alle persone morte nei CIE (centri di identificazione ed espulsione) per le violenze, perché non ricevono un'assistenza sanitaria adeguata o per la disperazione di vedersi consegnare un decreto di espulsione, che significa essere rispedite/i in luoghi di conflitto o nelle carceri libiche, spesso dopo aver vissuto e lavorato duramente e senza diritti per molti anni nel nostro paese.
Ma c'è una parte della società che in questi mesi ha espresso nei modi più disparati il proprio dissenso: medici e insegnanti, migranti, rifugiati/e e richiedenti asilo, scuole d'italiano, donne, femministe e lesbiche, gay e trans, studenti e occupanti di casa, singoli/e e associazioni vogliono respingere al mittente il pacchetto sicurezza e le politiche razziste di questo governo.
A Roma, come in molte altre città italiane, si sono moltiplicate le iniziative che hanno denunciato con forza le condizioni di vita nei CIE e la brutalità delle politiche dei respingimenti, protestando contro una legge che, dietro una falsa esigenza di sicurezza, nasconde la chiara volontà politica di gestire in maniera repressiva la crisi che stiamo vivendo.
Crediamo che sia necessario sentirsi tutte e tutti coinvolti in quanto sta accadendo, creare spazi di dibattito sempre più ampi e moltiplicare le iniziative di protesta in ogni città, a partire dalle giornate di discussione e approvazione del pacchetto sicurezza.
Vogliamo prendere la parola, per lottare insieme, italiane/i e migranti, a partire dai nostri territori,
perché desideriamo una società aperta all'incontro tra tutte le differenze,
perché l'unica sicurezza che vogliamo è libertà e diritti per tutte e tutti.
Respingiamo il pacchetto sicurezza!
Mercoledì 1° luglio, dalle ore 15:30 in poi, tutte e tutti sotto il Senato durante la discussione finale del ddl 733
RETE CONTRO IL PACCHETTO SICUREZZA
Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Il bombardamento dell'informazione, il frastuono dei vari tipi d'inquinamento, la confusione, l'isolamento, ci spingono sempre più verso una "anestesia difensiva" che ci impedisce di comunicare con noi stessi e con gli altri, ci fa sopportare situazioni orribili e ci impedisce di trovare risposte che aprano il futuro nostro e di chi ci circonda. Il prossimo sono io! nasce con la foto petizione, ma altre attività si agiteranno a futuro, tutte volte a stimolare la necessità di identificazione nella situazione che si vive l'altro. L'obiettivo dell'identificazione è comprendere e poter prendere una posizione coerente di fronte alle situazioni personali e sociali che oggi ci troviamo a dover affrontare, come individui e come popoli.
Il Prossimo sono io dà stimolo a tutte le Nuove Azioni che aprono il futuro dell'umanità intera:
è possibile stare bene tutti!
è possibile trovarsi d'accordo anche se siamo in tanti e molto diversi!
la diversità è ricchezza! ecc....