DOPO LE DICHIARAZIONI DI COSSIGA
RIAPRIRE L'INCHIESTA SU GIORGIANA MASI
Alfio Nicotra, della direzione nazionale del Prc e responsabile del Dipartimento Pace e Movimenti del Prc ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"Non siamo tra coloro che fanno ironia sulle dichiarazioni di Francesco Cossiga rilasciate al Quotidiano Nazionale. "
I consigli dati a Maroni, infiltrare gli studenti pagati, sfasciare vetrine e dare fuoco ad auto, per poter poi massacrare di botte gli studenti ed i docenti in particolare le maestre più giovani, li abbiamo vissuti sulla nostra pelle quando il picconatore sedeva al Viminale.
Si tratta di una confessione in piena regola su come Cossiga governava, da ministro dell'Interno, l'ordine pubblico tra il 76 e il 78.
Il giorno che uccisero una giovane liceale, Giorgiana Masi, sparandogli alla schiena mentre scappava sul Ponte Garibaldi a Roma, vennero fotografate persone in borghese armate e protette dai cordoni delle forze dell'ordine.
Alcuni di questi fecero fuoco verso i manifestanti. Quel tragico 12 maggio del 1977 non lo abbiamo
dimenticato e non dovrebbe dimenticarlo neanche la magistratura che ha il dovere, di fronte a queste dichiarazioni, di riaprire l'inchiesta.
Cossiga quel giorno mentì al Parlamento quando assicurò che non c'erano agenti infiltrati tra i manifestanti.
A 31 anni di distanza, la sua intervista a Quotidiani Nazionali è una confessione in piena regola.
Questo è un appello al Presidente della repubblica affinchè faccia chierezza sulle dichiarazioni del senatore Cossiga.
venerdì 24 ottobre 2008
Dichiarazione di colpevolezza di Cossiga
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Prima di tutto vennero a prendere gli immigrati e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Il bombardamento dell'informazione, il frastuono dei vari tipi d'inquinamento, la confusione, l'isolamento, ci spingono sempre più verso una "anestesia difensiva" che ci impedisce di comunicare con noi stessi e con gli altri, ci fa sopportare situazioni orribili e ci impedisce di trovare risposte che aprano il futuro nostro e di chi ci circonda. Il prossimo sono io! nasce con la foto petizione, ma altre attività si agiteranno a futuro, tutte volte a stimolare la necessità di identificazione nella situazione che si vive l'altro. L'obiettivo dell'identificazione è comprendere e poter prendere una posizione coerente di fronte alle situazioni personali e sociali che oggi ci troviamo a dover affrontare, come individui e come popoli.
Il Prossimo sono io dà stimolo a tutte le Nuove Azioni che aprono il futuro dell'umanità intera:
è possibile stare bene tutti!
è possibile trovarsi d'accordo anche se siamo in tanti e molto diversi!
la diversità è ricchezza! ecc....
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