Paradossale la situazione a Firenze, dove vige un'ordinanza del Sindaco Domenici (2005) che limita un diritto-dovere sancito dalla Costituzione (Art. 16), oltre che dal Ministero dell'Interno (Circ. n. 8, 29 maggio 1995).
Le persone senza fissa dimora possono esercitare a Firenze il diritto all'iscrizione anagrafica, soltanto seguendo due percorsi determinati. Il primo prevede che, a seguito della richiesta dell'interessato, l'ufficiale d'anagrafe debba procedere ad accertare il requisito della sua presenza abituale sul territorio indagando sulle sue consuetudini di vita e sulle sue relazioni sociali.
Il secondo percorso prevede addirittura che le persone Senza Fissa Dimora debbano accettare l'obbligo di essere assoggettate ad un percorso di inclusione sociale determinato e gestito da un non meglio definito "staff tecnico" incaricato oltretutto di fornire notizie riguardanti la persona stessa all'ufficiale d'anagrafe.
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