Comunicato stampa Unaltracittà/Unaltromondo
Occupazione Meyer, De Zordo: "Distratti dalle primarie, a pagare sono gli ultimi"
L'occupazione odierna di uno stabile di proprietà comunale da parte di persone in attesa del riconoscimento dello status di rifugiati dimostra come ormai i problemi della città non siano più governati, considerata l'attenzione smisurata che alcuni assessori rivolgono al loro personale futuro politico. Sia l'assessore alla sicurezza sociale Graziano Cioni, sia l'assessore al patrimonio Tea Albini hanno infatti assicurato più volte in passato alle persone presenti a Firenze dopo essere fuggite da Paesi in guerra che sarebbero stati accolti in apposite strutture comunali, come del resto l'Unione Europea raccomanda. Non è stato così, e oggi circa 150 persone sono costrette a dimorare - grazie ancora una volta all'intervento del Movimento Lotta per la Casa - in una struttura fatiscente dove mancano gli allacciamenti all'acqua e all'elettricità.
Unaltracittà chiede pertanto all'amministrazione comunale di farsi carico dei cittadini richiedenti asilo offrendo loro un'assistenza civile e tutto quanto necessita una persona per vivere con dignità nella città di Firenze.
domenica 4 gennaio 2009
Occupazione Meyer: "Distratti dalle primarie, a pagare sono gli ultimi"
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Prima di tutto vennero a prendere gli immigrati e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Il bombardamento dell'informazione, il frastuono dei vari tipi d'inquinamento, la confusione, l'isolamento, ci spingono sempre più verso una "anestesia difensiva" che ci impedisce di comunicare con noi stessi e con gli altri, ci fa sopportare situazioni orribili e ci impedisce di trovare risposte che aprano il futuro nostro e di chi ci circonda. Il prossimo sono io! nasce con la foto petizione, ma altre attività si agiteranno a futuro, tutte volte a stimolare la necessità di identificazione nella situazione che si vive l'altro. L'obiettivo dell'identificazione è comprendere e poter prendere una posizione coerente di fronte alle situazioni personali e sociali che oggi ci troviamo a dover affrontare, come individui e come popoli.
Il Prossimo sono io dà stimolo a tutte le Nuove Azioni che aprono il futuro dell'umanità intera:
è possibile stare bene tutti!
è possibile trovarsi d'accordo anche se siamo in tanti e molto diversi!
la diversità è ricchezza! ecc....
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