Lo dichiarano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, i leader del Gruppo EveryOne, organizzazione internazionale per i Diritti Umani. “Il Gruppo EveryOne, proprio sulla base delle politiche all'insegna dell'intolleranza durante i mandati dei due Sindaci, protesta vivamente, con il massimo sdegno, contro la loro candidatura alle elezioni europee, fra le file del PD, che li ha scelti addirittura il primo come capolista nel nord ovest, il secondo come probabile capolista del centro Italia”.
Durante tutto il suo mandato, Sergio Cofferati si è distinto per aver ordinato una sequenza tragica di sgomberi di insediamenti Rom senza alternative di alloggio, senza assistenza sociale né igienico-sanitaria per donne, malati e bambini, senza alcun piano d'integrazione né rispetto per la dignità personale dell'individuo. La Bologna di Cofferati si è trasformata a poco a poco in un inferno per i Rom, come ha potuto verificare l'ottobre scorso una delegazione di esperti riguardo ai fenomeni di persecuzione razziale, guidata dall'europarlamentare Viktoria Mohacsì. ‘Agiscono senza autorizzazione e bisogna combatterli affinché non ce ne siano più, in futuro’, disse dei mendicanti, degli artisti di strada e dei lavavetri,sollevando l'entusiastica approvazione della Lega, di Forza Nuova, dei neonazisti di Stormfront e White Pride e in genere della destra xenofoba” proseguono i rappresentanti di EveryOne. “Pochi giorni fa, all'inizio di aprile 2009, Cofferati ha ordinato nuovi tragici sgomberi a danno degli ultimi Rom rifugiati a Bologna, presso l'ex area militare dei Prati di Caprara”.
Ricordiamo che Domenici dichiarò al Corriere della Sera ‘Tolgo i lavavetri ai semafori seguendo la lezione di Lenin’, divulgando la notizia secondo cui esistesse un racket di lavavetri che minacciava la sicurezza dei fiorentini e ricevendo la smentita pubblica del procuratore Nannucci e l’invito a rivedere l’ordinanza poiché non esistevano illeciti penali nell’operato dei lavavetri.
Domenici strumentalizzò l'articolo 154 della Costituzione: ‘Il secondo comma’, disse il Sindaco di Firenze sempre al Corriere della Sera in quell’occasione, ‘impone a chi ha incarichi pubblici di esercitarli con ‘disciplina e onore’. La nostra Costituzione è stata scritta nel '47 e alcune parole sono ormai desuete, ma queste due sono belle: disciplina e onore. A me piacciono’.
Leonardo Domenici” prosegue l’organizzazione internazionale per i Diritti Umani “è anche il Sindaco che ha autorizzato il nuovo regolamento di Polizia Urbana della città di Firenze, in cui non solo sono previste sanzioni di oltre 160 euro per i questuanti, ma anche per tutti i mendicanti che ‘intralcino il passaggio dei pedoni’ per le strade fiorentine o che ‘diano fastidio’ chiedendo l’elemosina o ‘dormendo in modo palesemente indecente occupando il suolo pubblico’. Non ultimi, gli episodi accaduti più volte in cui a Rom e senzatetto, rifiutati dai ricoveri per l’emergenza freddo in convenzione con il Comune, sono state tolte, in autunno e in pieno inverno, le coperte per riscaldarsi all’aperto. Nonostante tutto ciò Leonardo Domenici ha mantenuto l’assoluta indifferenza di sempre riguardo a politiche integrative e di assistenza umanitaria nei confronti dei più deboli” conclude EveryOne.
"Vi sono alcuni uomini della destra,", spiegano ancora gli attivisti, "a partire dal Presidente della Camera Gianfranco Fini, che stanno facendo ammenda per le politiche xenofobe e razziste condotte negli ultimi anni dalle Istituzioni italiane. Come è possibile che la sinistra, che dovrebbe avere i Diritti Umani, l'accoglienza e l'antirazzismo fra le basi della propria politica, stia invece premiando i propri rappresentanti che si sono distinti per intolleranza a azioni persecutorie nei confronti di Rom, migranti e senzatetto?
Ci auguriamo che la classe politica italiana smetta di cercare consensi elettorali facendo leva sulla xenofobia e inizi a seguire realmente le linee-guida, ispirate ai più alti valori civili, dell’Unione europea. E questo cominciando con il ripensare seriamente alla candidatura in Europarlamento dei due Sindaci dell’intolleranza”.
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