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giovedì 16 aprile 2009

Cofferati e Domenici hanno appoggiato politiche xenofobe

COMUNICATO STAMPA

Firenze, 16 aprile 2009
EUROPEE/GRUPPO EVERYONE: “NO ALLA CANDIDATURA DI COFFERATI E DOMENICI”
Gli attivisti hanno inviato una lettera aperta alle dirigenze del Partito Democratico in Toscana ed Emilia Romagna, nonché a tutti i Parlamentari Europei e ai membri del Parlamento Italiano contro la candidatura come eurodeputati degli attuali sindaci di Firenze e Bologna
“Sergio Cofferati, Sindaco di Bologna, e Leonardo Domenici, Sindaco di Firenze e presidente dell’A.N.C.I., sono stati alcuni dei precursori delle politiche razziste e xenofobe per cui oggi l'Italia si trova al centro della riprovazione internazionale”.

Lo dichiarano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, i leader del Gruppo EveryOne, organizzazione internazionale per i Diritti Umani. “Il Gruppo EveryOne, proprio sulla base delle politiche all'insegna dell'intolleranza durante i mandati dei due Sindaci, protesta vivamente, con il massimo sdegno, contro la loro candidatura alle elezioni europee, fra le file del PD, che li ha scelti addirittura il primo come capolista nel nord ovest, il secondo come probabile capolista del centro Italia”.

“Le ordinanze anti immigrati e le politiche persecutorie contro il popolo Rom regalarono a Cofferati il plauso della Lega Nord già nel 2005,”, spiegano gli attivisti, “quando i leader del Carroccio lo definirono ‘Meglio di Guazzaloca’, primo sindaco di destra di Bologna.

Durante tutto il suo mandato, Sergio Cofferati si è distinto per aver ordinato una sequenza tragica di sgomberi di insediamenti Rom senza alternative di alloggio, senza assistenza sociale né igienico-sanitaria per donne, malati e bambini, senza alcun piano d'integrazione né rispetto per la dignità personale dell'individuo. La Bologna di Cofferati si è trasformata a poco a poco in un inferno per i Rom, come ha potuto verificare l'ottobre scorso una delegazione di esperti riguardo ai fenomeni di persecuzione razziale, guidata dall'europarlamentare Viktoria Mohacsì. ‘Agiscono senza autorizzazione e bisogna combatterli affinché non ce ne siano più, in futuro’, disse dei mendicanti, degli artisti di strada e dei lavavetri,sollevando l'entusiastica approvazione della Lega, di Forza Nuova, dei neonazisti di Stormfront e White Pride e in genere della destra xenofoba” proseguono i rappresentanti di EveryOne. “Pochi giorni fa, all'inizio di aprile 2009, Cofferati ha ordinato nuovi tragici sgomberi a danno degli ultimi Rom rifugiati a Bologna, presso l'ex area militare dei Prati di Caprara”.

Il Gruppo EveryOne ribadisce poi il netto no anche alla candidatura dell’attuale sindaco di Firenze e presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani. “Leonardo Domenici è il Sindaco ideatore, con l’assessore-sceriffo Graziano Cioni, dell’ordinanza comunale di agosto 2008 che prevedeva fino a tre mesi di carcere per i lavavetri della città di Firenze, parlando addirittura di ‘pericolo di conflitto sociale’.

Ricordiamo che Domenici dichiarò al Corriere della Sera ‘Tolgo i lavavetri ai semafori seguendo la lezione di Lenin’, divulgando la notizia secondo cui esistesse un racket di lavavetri che minacciava la sicurezza dei fiorentini e ricevendo la smentita pubblica del procuratore Nannucci e l’invito a rivedere l’ordinanza poiché non esistevano illeciti penali nell’operato dei lavavetri.

Domenici strumentalizzò l'articolo 154 della Costituzione: ‘Il secondo comma’, disse il Sindaco di Firenze sempre al Corriere della Sera in quell’occasione, ‘impone a chi ha incarichi pubblici di esercitarli con ‘disciplina e onore’. La nostra Costituzione è stata scritta nel '47 e alcune parole sono ormai desuete, ma queste due sono belle: disciplina e onore. A me piacciono’.

Leonardo Domenici” prosegue l’organizzazione internazionale per i Diritti Umani “è anche il Sindaco che ha autorizzato il nuovo regolamento di Polizia Urbana della città di Firenze, in cui non solo sono previste sanzioni di oltre 160 euro per i questuanti, ma anche per tutti i mendicanti che ‘intralcino il passaggio dei pedoni’ per le strade fiorentine o che ‘diano fastidio’ chiedendo l’elemosina o ‘dormendo in modo palesemente indecente occupando il suolo pubblico’. Non ultimi, gli episodi accaduti più volte in cui a Rom e senzatetto, rifiutati dai ricoveri per l’emergenza freddo in convenzione con il Comune, sono state tolte, in autunno e in pieno inverno, le coperte per riscaldarsi all’aperto. Nonostante tutto ciò Leonardo Domenici ha mantenuto l’assoluta indifferenza di sempre riguardo a politiche integrative e di assistenza umanitaria nei confronti dei più deboli” conclude EveryOne.

"Vi sono alcuni uomini della destra,", spiegano ancora gli attivisti, "a partire dal Presidente della Camera Gianfranco Fini, che stanno facendo ammenda per le politiche xenofobe e razziste condotte negli ultimi anni dalle Istituzioni italiane. Come è possibile che la sinistra, che dovrebbe avere i Diritti Umani, l'accoglienza e l'antirazzismo fra le basi della propria politica, stia invece premiando i propri rappresentanti che si sono distinti per intolleranza a azioni persecutorie nei confronti di Rom, migranti e senzatetto?

Ci auguriamo che la classe politica italiana smetta di cercare consensi elettorali facendo leva sulla xenofobia e inizi a seguire realmente le linee-guida, ispirate ai più alti valori civili, dell’Unione europea. E questo cominciando con il ripensare seriamente alla candidatura in Europarlamento dei due Sindaci dell’intolleranza”.
Per informazioni:
Gruppo EveryOne
(+39) 334-8429527 – (+39)331-3585406

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Prima di tutto vennero a prendere gli immigrati e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.

Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.

Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.

Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Il bombardamento dell'informazione, il frastuono dei vari tipi d'inquinamento, la confusione, l'isolamento, ci spingono sempre più verso una "anestesia difensiva" che ci impedisce di comunicare con noi stessi e con gli altri, ci fa sopportare situazioni orribili e ci impedisce di trovare risposte che aprano il futuro nostro e di chi ci circonda. Il prossimo sono io! nasce con la foto petizione, ma altre attività si agiteranno a futuro, tutte volte a stimolare la necessità di identificazione nella situazione che si vive l'altro. L'obiettivo dell'identificazione è comprendere e poter prendere una posizione coerente di fronte alle situazioni personali e sociali che oggi ci troviamo a dover affrontare, come individui e come popoli.


Il Prossimo sono io dà stimolo a tutte le Nuove Azioni che aprono il futuro dell'umanità intera:
è possibile stare bene tutti!
è possibile trovarsi d'accordo anche se siamo in tanti e molto diversi!
la diversità è ricchezza! ecc....