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lunedì 4 agosto 2008

Testimonianza da "Il prossimo sono io"

Cari amici,

mi sento onorato di poter aderire alla campagna: "Il prossimo sono io".

A questo proposito Vi racconto un fatto che mi è capitato qualche giorno fa, al giardino dell'orticultura.

Quando riesco a trovarne il tempo, vado a trovare lì uno dei miei nipotini, che vi trascorre qualche ora in questi lunghi e caldi pomeriggi d'estate. Al mio arrivo ho trovato l'altalena bloccata e un paio di bambini in attesa, compreso il mio, con le rispettive accompagnatrici che si consultavano allarmate sul da farsi. "Da quasi mezz'ora il bambino se ne sta lì fermo e non vuole scendere", mi ha riferito la tata di Ale, una giovane peruviana, indicandomi una delle altalene occupate.

Mi sono rivolto al piccolo che si guardava intorno imbronciato. Gli si potevano dare intorno ai
4 anni, ma aveva tutta l'aria di voler dare a tutti del filo da torcere.

"Vuoi scendere?", gli ho chiesto.
Anche gli altri vogliono salire un po' sull'altalena".
Mi ha guardato con aria di sfida e mi ha fatto cenno di no col capo, scuro in volto sotto la pelle olivastra, pressappoco della mia stessa carnagione.
"Vuoi andare un po' Tu? Ti devo spingere?" .
Ha alzato gli occhi e mi ha guardato, incerto, senza rispondere. "Se Ti spingo, la Tua mamma sarà d'accordo?" Mi ha fatto cenno di sì. Ho cominciato allora a muovere l?altalena, lentamente, poi un po' più forte.
"Ti piace andare forte?" Mi ha fatto segno di no e così ho continuato a spingerlo, dolcemente.
Dopo qualche minuto ho lasciato che il pendolo si fermasse e prima ancora che glielo chiedessi, è sceso con un guizzo e si è allontanato di corsa.

"Calorosi" saluti a tutti.

Gennaro

spot 4 ottobre manifestazione antirazzista Roma



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Prima di tutto vennero a prendere gli immigrati e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.

Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.

Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.

Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Il bombardamento dell'informazione, il frastuono dei vari tipi d'inquinamento, la confusione, l'isolamento, ci spingono sempre più verso una "anestesia difensiva" che ci impedisce di comunicare con noi stessi e con gli altri, ci fa sopportare situazioni orribili e ci impedisce di trovare risposte che aprano il futuro nostro e di chi ci circonda. Il prossimo sono io! nasce con la foto petizione, ma altre attività si agiteranno a futuro, tutte volte a stimolare la necessità di identificazione nella situazione che si vive l'altro. L'obiettivo dell'identificazione è comprendere e poter prendere una posizione coerente di fronte alle situazioni personali e sociali che oggi ci troviamo a dover affrontare, come individui e come popoli.


Il Prossimo sono io dà stimolo a tutte le Nuove Azioni che aprono il futuro dell'umanità intera:
è possibile stare bene tutti!
è possibile trovarsi d'accordo anche se siamo in tanti e molto diversi!
la diversità è ricchezza! ecc....