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giovedì 29 gennaio 2009

Testimonianza in cammino per l'Italia

Come un Uomo sulla Terra

ADESIONE alla Marcia Mondiale Pace e Nonviolenza

Ottima notizia!
La presidente del Cile Michelle Bachelet
ha aderito alla Marcia e offerto la sua disponibilità in varie forme.

Nelle foto la si vede durante l'incontro avuto ieri con Tomy Hirsch, durante il quale ha dichiarato la sua adesione e autorizzato la diffusione della notizia.

Tra pochi giorni sarà disponibile un video di appoggio con sue dichiarazioni.

E' il primo capo di stato che aderisce alla marcia!

Chi sono i buoni e chi sono i cattivi?

per avere i sotto titoli in italiano cliccare sul simbolo di youtube nell'angolo destro in basso dello schermo

La storia delle cose: oltre ciò che viene detto

NO allo SCUDO STELLARE USA in Europa








Stiamo organizzando un evento in una piazza di Firenze che attragga l'attenzione su questa notizia.


il 10 di febbraio ci riuniamo per finire di organizzarlo

chiamaci per sapere dove
costanza.cataldo@gmail.com

Appello della Commissione Pari Opportunità Comune di Firenze

martedì 27 gennaio 2009

Diritto all'iscrizione anagrafica: a Firenze concessioni arbitrarie

Paradossale la situazione a Firenze, dove vige un'ordinanza del Sindaco Domenici (2005) che limita un diritto-dovere sancito dalla Costituzione (Art. 16), oltre che dal Ministero dell'Interno (Circ. n. 8, 29 maggio 1995).

Le persone senza fissa dimora possono esercitare a Firenze il diritto all'iscrizione anagrafica, soltanto seguendo due percorsi determinati. Il primo prevede che, a seguito della richiesta dell'interessato, l'ufficiale d'anagrafe debba procedere ad accertare il requisito della sua presenza abituale sul territorio indagando sulle sue consuetudini di vita e sulle sue relazioni sociali.

Il secondo percorso prevede addirittura che le persone Senza Fissa Dimora debbano accettare l'obbligo di essere assoggettate ad un percorso di inclusione sociale determinato e gestito da un non meglio definito "staff tecnico" incaricato oltretutto di fornire notizie riguardanti la persona stessa all'ufficiale d'anagrafe.

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lunedì 26 gennaio 2009

Italia "Insufficiente" sui diritti umani - Protesta dei richiedenti asilo a Massa

Comunicato stampa Unaltracittà/Unaltormondo
Protesta richiedenti asilo a Massa. Solidarietà ai migranti.De Zordo: «Italia insufficiente sui diritti umani»

La protesta dei richiedenti asilo Somali ed Eritrei in atto in queste ore a Massa, mostra ancora una volta come le istituzioni italiane siano culturalmente e politicamente inadeguate ad affrontare temi come i diritti umani e la dignità della persona.

Chi fugge da una guerra, e la Somalia e l'Eritrea sono due paesi considerati ad alto rischio dallo stesso Ministero degli Esteri italiano, non può essere considerato come un delinquente e recluso per mesi in strutture fatiscenti, sovraffollate, che più volte gli organismi internazionali hanno bollato come disumane.

Unaltracittà esprime quindi piena solidarietà alla protesta delle persone che a Massa come a Lampedusa chiedono semplicemente il rispetto dei loro diritti. Una nazione civile avrebbe predisposto misure e pratiche di accoglienza vera, di cura e sostegno in un momento difficile della vita di chiunque, quale può essere quello in cui si ritrova una persona che fugge da una guerra.

Campagna contro lo scudo spaziale in Europa




il 18 di febbraio a Firenze verrà fatto un evento in corrispondenza della presentazione della mozione al parlamento europeo dei sindaci Cecoslovacchi.
quando abbiamo più informazioni sull'evento vi sapremo dire.

Indagine Razzista: destra fascista in Italia e nella "rossa" Toscana



Comunicato stampa Unaltracittà/Unaltromondo

Giornata della memoria, minacce fasciste dopo la video-inchiesta sull'estrema destra toscana. Sporta una denuncia contro ignoti.

Firenze, 26 gennaio - L'ingresso della Cabina Teatrale di Saverio Tommasi sigillato durante la notte con il silicone. Minacce su YouTube: "Te lo dò io un bel video, ma sulle funzioni che ha il CTO" (il Centro Traumatologico Ortopedico di Firenze, ndr) o "Perchè non vieni con la tua telecamerina di merda da me", frasi oltraggiose e pesanti riferimenti sessuali, difesa della Repubblica Sociale Italiana, Mussolini come unico eroe italiano e apologia del fascismo. Sono queste alcune delle reazioni dopo la diffusione, venerdì scorso, della video inchiesta "Razzisteria: destra estrema nella rossa Toscana" a cura di Ornella De Zordo e Saverio Tommasi e visibile all'indirizzo web http://it.youtube.com/watch?v=NNLkCPvoRn8.

Il video è stato girato nelle scorse settimane e mostra una Toscana inedita, con slogan fascisti, libri, svastiche e cimeli, come il cappellino "Boia chi molla" o spille che richiamano la doppia esse nazista. Un video girato e promosso con l'intento di far conoscere una realtà troppo spesso sottovalutata e tollerata, con un appello alle forze democratiche perché vengano fatte rispettare la Costituzione e le leggi italiane che vietano la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista, l'apologia del fascismo e le manifestazioni fasciste.

Il video è stato pensato dagli autori come un piccolo contributo per la Giornata della memoria affinché il pensiero di tutti non si rivolga solo a quanto il nazifascismo ha prodotto nei decenni in cui è stato al potere, ma venga tenuta viva la consapevolezza del perdurare di quell'ideologia, soprattutto nelle fasce giovanili, anche in Toscana.

Gli autori dell'inchiesta hanno sporto una denuncia contro ignoti alle autorità competenti.

venerdì 23 gennaio 2009

Zeitgest due Addendum

in questo filmato spiegano semplicemente come si crea oggi il denaro, i meccanismi e le conseguenze di questa economia globalizzata.

Per un'altra città

Per Un'altra città 2009, partecipa anche tu!

Nasce a Firenze una lista di "cittadinanza attiva" in vista delle elezioni comunali del 6/7 giugno 2009: "Per Un'altra città". Per la riuscita del progetto c'è bisogno anche di te. Ogni tipo di disponibilità, sostegno, impegno è importantissima.
Per partecipare attivamente o rimanere informato/a sui prossimi appuntamenti inserisci i tuoi dati alla pagina
https://spreadsheets.google.com/viewform?key=pvRgLg3jYbrRmQ8-1nV8wAA
www.perunaltracitta.org/


gli interventi del 20 gennaio allo spazio uno
clicca qui


Visita il sito www.elezionifirenzeumanista.org

Filo spinato a Lampedusa. Ed i diritti di difesa?

di Fulvio Vassallo Paleologo, Università di Palermo

1.La recente decisione del ministro Maroni di trasferire a Lampedusa la commissione territoriale già insediata a Trapani e di trattenere nell’isola pelagica tutti i migranti che vi arrivano o che sono soccorsi da mezzi militari italiani nel Canale di Sicilia, crea le condizioni per gravi violazioni del diritto interno, del diritto comunitario e del diritto internazionale. leggi tutto

sabato 17 gennaio 2009

Ogni giorno video da Gaza grazie al regista Stefano Savona

Stefano Savona, regista palermitano, giramondo, sostenitore dei diritti dei più deboli,
promotore dello sciopero della fame per le dimissioni dell'ex governatore della Sicilia condannato per mafia, pluri premiato all'estero oscurato in Sicilia dall'asfissia clientelare che pervade tutto, da giorni é L'UNICA TELECAMERA EUROPEA PRESENTE NELLA STRISCIA DI GAZA.
Stefano rischia la vita, ma è convinto che si rischia di più con il silenzio, l'indolenza e la vigliaccheria.

Puoi seguirlo su www.dagaza.org

venerdì 16 gennaio 2009

Immaginiamo - conflitto Israele Palestina

Immaginiamo José Saramago

Immaginiamo che negli anni trenta,quando i nazisti iniziarono la loro caccia agli ebrei,il popolo tedesco era sceso in piazza con manifestazioni che sarebbero passate alla storia, esigendo dal governo la fine della persecuzione e la promulgazione di leggi a tutela di tutte e di ognuna delle minoranze, sia che fossero ebree, comuniste, zingare, omosessuali.

Immaginiamo che in appoggio a questa degna ed efficace azione di uomini e donne del paese di Goethe, i popoli d'Europa erano sfilati per strade e piazze delle loro città e si fossero unite le loro voci al coro di proteste alzatosi a Berlino, Monaco, Colonia e Francoforte.

Noi sappiamo che niente di tutto ciò successe né poteva succedere.

Per indifferenza, apatia, per complicità tattica o manifesta con Hitler, il popolo tedesco, salvo rarissime eccezioni, non fece un passo, non fece un gesto, non disse una parola per salvare quelli chetavano per diventare carne di campo di concentramento e di forno crematorio, e, nel resto d'Europa per una ragione o per l'altra (ad esempio i fascismi nascenti) una evidente connivenza con i feroci nazisti mantenne l'ordine o represse qualunque velleità di protesta.

Oggi è diverso. Abbiamo la libertà d'espressione, la libertà di manifestazione e non si contano più quante altre libertà.

Possiamo scendere in strada migliaia o milioni e la nostra sicurezza sarà garantita dalle costituzioni che ci reggono, possiamo esigere la fine delle sofferenze di Gaza o la restituzione al popolo palestinese della sua sovranità e il risarcimento dei danni morali e materiali sofferti lungo sessant'anni, senza maggiori conseguenze degli insulti e delle provocazioni della propaganda israeliana.

Le manifestazioni immaginate negli anni trenta sarebbero represse con violenza,in qualche caso con ferocia,le nostre,conteranno sulla indulgenza dei media e poi entreranno in azione i meccanismi dell'oblio.

Il nazismo tedesco non farà un passo indietro e tutto accadrà come è accaduto e la storia ha registrato.

Da parte sua l'esercito israeliano, quello che il filosofo Yeshayahu Leibowitz, nel 1982, accusò di avere una mentalità “Judeo-nazi”, segue fedelmente ordini dei comandi e dei governi che si sono succeduti attuando le dottrine genocide di quelli che torturarono, gasarono e bruciarono i loro antenati.

Potrebbe dirsi che in alcuni aspetti i discepoli hanno superato i maestri. Quanto a noi, continueremo a manifestare.

( El quaderno de Saramago).

giovedì 15 gennaio 2009

Comunità stranieri Testimoniano

Convitto della Calza

Domenica 18 gennaio

dalle ore 15.00
in via della Calza,6



le varie comunità straniere si presenteranno con testimonianze, canti e danze. Sono previsti anche spazi con animazione (giochi e spettacoli di burattini) per i bambini.

Fermatevi! Fermiamola!

Sabato 17 gennaio 2009 ore 13.00 Assisi
Non vogliamo essere complici della guerra ma costruttori di pace!
In nome dei diritti umani e della legalità internazionale, rompiamo il silenzio e gridiamo insieme.

"Fermatevi! Fermiamola!"

CONTRO IL MASSACRO A GAZA
Manifestazione Nazionale di SABATO 17/1 a Roma.
Il corteo a Roma parte alle 15,30 da P.za Vittorio

Pacifisti Israeliani intervistati

Articolo sui soldati israeliani a Gaza - giornale argentino

SI MOLTIPLICANO IN ISRAELE LE VOCI CRITICHE CONTRO LA GUERRA

di Shlomo Slutzky



Un gruppo di soldati israeliani entra a Gaza. Altri si rifiutato di partecipare alla offensiva.


Il governo israelita ha molte ragioni per decidere di non passare ad una terza tappa nell'offensiva militare in Gaza e preferire un “cessaTe il fuoco” verso il movimento islamico Hamas, con le garanzie dell'Egitto e Internazionali. Oltre all'inopportunità del conflitto quando manca tanto poco all'assunzione di Barak Obama in EE.UU. , o della depressione che si potrebbe avere nell'esercito, infatti una delle maggiori motivazioni per cercare di uscire da Gaza è la rottura del consenso interno ad Israele per quanto riguarda la legittimità della guerra.

L'ampio sostegno che ha avuto l'offensiva in un primo momento viene meno man mano che risulta chiara la sproporzione delle morti dei civili palestinesi rispetto quelle dei combattenti: circa il 60% dei civili rispetto al 40% dei miliziani di Hamas .

Così i reporter televisivi che all' inizio patriotticamente hanno sostenuto l'operazione militare, accettando come vere e accurate le relazioni del portavoce militare, protestano ormai sempre più di fronte alle fotocamere dello stesso portavoce che vuole mascherare la guerra da vicino.

Lunedi, il popolare giornalista Raviv Drucker si è auto criticato per il fatto che ha accettato come vero nei primi giorni della guerra la versione del bombardamento di un camion che trasportavano missili Kassam, quando il giorno dopo, l'esercito ha ammesso che il camion trasportava gas per cucinare.

In retromarcia, hanno sollecitato i giornali non c'è più solo l' ultra sinistra o la parte della popolazione araba di Israele, ma vi sono figure centrali della sinistra patriota, ex militari e diplomatici. Zvía Valdés, figlia del presidente Shimon Peres ha convocato i laureati vincitori dei Premi di Israele, i generali in pensione e prestigiosi medici per salvare i bambini del bombardamento di Gaza e aprire i valichi di frontiera perché i feriti siano curati negli ospedali di Israele.

Un altro fatto sorprendente è che tra i soldati che si sono prenotati, per attuare l'eventuale terza fase del programma di offensiva rastrellando casa per casa a Gaza, si rifiutano di partecipare. Uno è stato processato e condannato a 14 giorni di prigione per oltraggio.

"Se era necessario usare la violenza, doveva essere ridotta al minimo", ha detto uno dei prenotati che si rifiutano di andare a Gaza che le autorità militari hanno preferito liberare dal servizio senza giudicarlo. "Che cosa stiamo facendo a Gaza è un crimine ingiustificabile di innocenti. Questo massacro non porta i risultati che ci aspettiamo. Seminare odio ci tornerà indietro come un boomerang", ha detto.

I piloti da caccia che combattono come riserva domenica hanno protestato di fronte la base della forza aerea a Tel Aviv. Uno di loro, Ionatan Clarín Shapira ha detto che "i bombardamenti a Gaza non sono solo un crimine di guerra contro i palestinesi, ma un reato contro la sicurezza di Israele. Aumentano solamente l'odio verso gli israeliani e la motivazione del terrorismo".

Nessun governo in Israele può vincere una guerra senza il sostegno interno. Se Hamas emergerà vittoriosa, è perché conosce le debolezze dei suoi avversari israeliani.



martedì 13 gennaio 2009

Iniziative Bergamasche per la Marcia Mondiale Pace e Nonviolenza


cliccare sull'articolo per leggerlo meglio...

Tassa sui Permessi di Soggiorno - caso di razzismo

Che cos'è? L'ennesima presa per i fondelli di Berlusconi o una nuova mossa della Lega per tenere buoni i suoi elettori più agguerriti? Mentre il presidente del consiglio continua a negare che nel decreto sulla sicurezza ci sia la tassa per il rilascio del permesso di soggiorno, il ministro Maroni insiste e dice che la tassa c'è ma verrà cambiato l'importo -- inizialmente di 200 euro -- tramite un decreto del suo ministero e di quello dell'economia.

Insomma, mentre pare che non ci sarà più l'emendamento leghista che prevedeva cure mediche a pagamento per gli immigrati e l'obbligo per i medici di denunciare l'immigrato clandestino che chiede di essere curato, l'odore di razzismo rimane sempre molto forte.

Purtroppo le forze parlamentari di opposizione sono assolutamente inadeguate, specialmente PD e Italia dei Valori, che si limitano a registrare una certa confusione nelle file della maggioranza in tema di immigrazione. "Sull' immigrazione nel governo la confusione regna sovrana" dice Minniti del PD. "Cresce la confusione nel governo" gli fa eco Leoluca Orlando dell'IdV. Non una parola sulla matrice assolutamente discriminatoria e violenta di tutto il pacchetto sicurezza di cui, tra l'altro, lo stesso centrosinistra è ugualmente responsabile.

Tra maggioranza e opposizione sembra quasi che ci sia un tacito accordo sulla matrice razzista, mentre fanno finta di combattersi litigando su argomenti assolutamente secondari.
Il razzismo dovrebbe essere, invece, più che sufficiente per fare un'opposizione degna di questo nome. Il razzismo, ripudiato dalla stessa Costituzione, basterebbe da solo per far cadere un governo.
Che pena.

Roma, 13 gennaio 2009

Carlo Olivieri
umanista

L'italia non è razzista: guarda il video

lunedì 12 gennaio 2009

Giappone: Tzunami finanziario

07/01/2009 11:40
GIAPPONE
Il “villaggio di Hibiya”, i nuovi poveri e la crisi economica nel Sol Levante
di Pino Cazzaniga
Fabbriche che chiudono, o licenziano operai che si trovano in un attimo senza stipendi e senza alloggio. Suicidi e delinquenza segni del malessere. Qualche effetto positivo per far emergere la speranza.

Tokyo (AsiaNews) - Lo tsunami finanziario, provocato mesi fa dal terremoto di Wall Street colpisce con durezza anche il Giappone. Durante il capodanno il parco di Hibiya, al centro di Tokyo tra il palazzo imperiale, la Dieta (parlamento) e il centro commerciale, è diventato quello che molti hanno chiamato “il Villaggio di Hibiya”. Il vasto prato verde era occupato da tende e tavoli dove membri di sindacati e volontari si sono messi a disposizione di centinaia di disoccupati per offrire loro un pasto caldo e consigli.

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venerdì 9 gennaio 2009

BOICOTTIAMO I PRODOTTI ISRAELIANI

invito ai consumatori:
BOICOTTIAMO I PRODOTTI ISRAELIANI
Non comprate prodotti il cui codice a barre inizia per 729 perché provengono da Israele che oltre a non far passare gli aiuti umanitari sta oramai facendo strage del popolo palestinese che vive nella striscia di Gaza nonostante che da tutte le parti del mondo gli si stia chiedendo di smettere i bombardamenti...

clicca sul codice per più info

Gandhi: 1938 sulla questione palestina

Le mie simpatie vanno tutte agli ebrei. In Sud Africa sono stato in stretti rapporti con molti ebrei. Alcuni di questi sono divenuti miei intimi amici. Attraverso questi amici ho appreso molte cose sulla multisecolare persecuzione di cui gli ebrei sono stati oggetto.[.......].

Ma la simpatia che nutro per gli ebrei non mi chiude gli occhi alla giustizia. La rivendicazione degli ebrei di un territorio nazionale non mi pare giusta. A sostegno di tale rivendicazione viene invocata la
Bibbia e la tenacia con cui gli ebrei hanno sempre agognato il ritorno in Palestina. Perche', come gli altri popoli della terra, gli ebrei non dovrebbero fare la loro patria del Paese dove sono nati e dove si guadagnano da vivere?
...Leggi tutto...

La Comunità Palestinese in Toscana - Appello e Adesioni


MANIFESTAZIONE REGIONALE

Firenze Sabato 10 gennaio ore 16 partenza da P.za S.Marco
Quello che sta avvenendo in queste ore a Gaza è l'ulteriore conferma che il governo israeliano non ha in mente altro progetto che la distruzione fisica del popolo palestinese, applicando il peggior metodo terroristico, cioè quello dell'aggressione della popolazione civile con l'intento di espellerla definitivamente dalla propria terra o di ridurla ad una condizione di totale asservimento, quasi fosse in schiavitù. leggi tutto...





Comunità Palestinese in Toscana

Prime adesioni all’iniziativa:

    Associazione di Amicizia Italo-Palestinese Onlus - Partito Rifondazione Comunista/fed. di Firenze

    Gruppo Consiliare Unaltracittà/Unaltromondo - Il Muretto/Comunità di base Le Piagge

    Comitato F.no Fermiamo la Guerra - Comunità Islamica Firenze e Toscana

    Partito Comunista dei Lavoratori/Toscana - Sinistra Critica – Assoc. Filo Rosso

    CPA Firenze Sud - Cantiere Sociale C. Cienfuegos (C.Bisenzio) - Collettivo Scienze Politiche

    Rete dei Collettivi Studenteschi Fiorentini – Rete Semprecontrolaguerra – Slai Cobas/Fi

    Partito Umanista Firenze – Centro di Documentazione Carlo Giuliani – Statunitensi contro la guerra -

    Comitato San Salvi chi puòSocial Forum Cecina – Confederazione Marocchini in Italia - Comitato Varesino per la Palestina

    100 idee per la pace/Siena - Cobas/Fi - S.U.P.(Sinistra Unita e Plurale) - Centro delle Culture, Fi,

    Verdi Toscana -Unione degli Studenti/Fi, - R.s.u.Ateneo Fiorentino - Unponteper/Fi

Il Coordinamento provinciale di Pisa di solidarietà con il popolo palestinese, costituito da:

Comunità palestinese di Pisa, Rappresentanze sindacali di base (RdB/CUB), Rete dei Comunisti Pisa, Spazio antagonista Newroz, circolo ARCI agorà Pisa, Confederazione COBAS Pisa, laboratorio delle disobbedienze Rebeldìa, mensile “Valori”, UN Ponte Per Pisa, Pianeta Futuro, PRC Pisa, PCL Pisa, Associazione Italia Cuba Pisa, Circolo comunista “Che Guevara” di Ponsacco (PI), comunità musulmana di Pisa.

    Giorgio Forti, membro di Ebrei Contro l’Occupazione (ECO); Ornella De Zordo Cons. Com.le Fi;

    Fiorino Iantorno, cons.com.le PRC Siena – Massimo De Santi, Pres. Comm.Intern.le Educ.Pace;

    Bernardo Francesco Maria, O.s.b. Oliv. Abbazia S.Miniato al MonteMarco Sodi, coord tosc.progetto “interventi civili di pace” - Alessandro Leoni – Aldo Manetti, cons. reg.le PRC – Lucilla Saccà, Doc. Un. Di Firenze,) - Maurizio Brotini, Coord. Prov.le Lavoro e Società - Lorenzo Marzullo, Pres. Comm.Pace ComuneFi

Il tempio per la pace

Domenica 11 gennaio alle ore 18 in Palazzo Vecchio nella sala delle Miniature all'incontro di meditazione per la Pace in Israele e Palestina.
Sono state invitate le comunità ebraica e islamica di Firenze con i loro rappresentanti che hanno confermato la loro partecipazione.
In questo momento tragico desideriamo chiamare a partecipare tutte le persone di buona volontà, seriamente convinte della necessità di intraprendere la strada di un vero e profondo processo di pace e giustizia fra tutti gli esseri umani.
A brevi letture di Pace, seguirà la meditazione in silenzio.

mercoledì 7 gennaio 2009

ORA BASTA! GIOVEDì 8 GENNAIO

IL PARLAMENTO APPROVA LA RIFORMA DELL’UNIVERSITA’

PER DI PIU’ ATTRAVERSO L’ENNESIMO VOTO DI FIDUCIA LORO LA VOTANO IN DIRETTA…

NOI CI INCAZZIAMO IN DIRETTA

PRESIDIO GIOVEDì 8 gennaio PIAZZA S.MARCO ORE 14:30

NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO… VE LA CREIAMO! LA NOSTRA LOTTA NON CONOSCE VACANZA

Assemblea Permanente di Lettere e Filosofia


martedì 6 gennaio 2009

I pacifisti israeliani e palestinesi sono un esempio per tutto il mondo

Migliaia di giovani israeliani sono scesi in piazza a manifestare, chiedendo al loro governo di fermare l’invasione di Gaza. Molti sono finiti in prigione, come gli obiettori di coscienza, i soldati e i riservisti che si rifiutano di varcare il confine con il territorio palestinese.

Giovani palestinesi protestano contro la violenza di Israele, ma chiedono anche che Hamas sospenda gli attacchi con i razzi o con qualsiasi altra arma.

Organizzazioni ebraiche e palestinesi lavorano insieme nella Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, risvegliando la coscienza dei popoli perché si metta fine alla follia della violenza.

Non è facile levare la propria voce per la pace, quando si scatena la violenza, non è facile sopportare l’aggressione contro il proprio popolo quando si subisce la paura e l’ira di un altro popolo. I pacifisti israeliani e palestinesi sono un esempio per tutto il mondo.

I giornali non diffondono il loro punto di vista, i mass media non danno spazio ai loro sforzi. Riceviamo solo la propaganda e la contro-propaganda di chi guida una o l’altra fazione e pensa solo a giustificare le proprie azioni.

La popolazione è spaventata e i violenti di entrambe le fazioni tentano di terrorizzarla ancora di più. Contaminati dalla paura e dalla vendetta, tentano di controllarci per i loro interessi.

Respingiamo la violenza dello Stato di Israele, ma anche quella dei gruppi armati palestinesi. Solo una coscienza nonviolenta potrà fermare la violenza e se oggi questa coscienza è ridotta dobbiamo farla crescere.

L’invasione di Gaza da parte dell’esercito israeliano deve cessare immediatamente. I pacifisti palestinesi devono rafforzarsi per fermare Hamas e qualsiasi gruppo armato. E’ necessario creare uno stato palestinese e la comunità internazionale ha una responsabilità perché questo avvenga. Siamo tutti responsabili dell’umanizzazione dei nostril popoli.

In tutto il mondo si verificano situazioni di violenza inaudita, sempre più difficili da arrestare. Dobbiamo cambiare l’atmosfera psico-sociale in cui siamo immerse: questo è l’obiettivo della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza e il disarmo nucleare mondiale è la sua richiesta più importante. Questo è il primo passo per invertire la direzione degli eventi. Raggiungere questo obiettivo rappresenta un cambiamento rivoluzionario per l’umanità. Quale sarà il nostro destino, se non ci proviamo?

La Marcia Mondiale è una causa in cui possono convergere tutte le razze, tutti i popoli, tutte le culture e tutte le religioni, superando la sofferenza che causiamo ad altri popoli e quella che altri popoli ci hanno causato. Ci uniamo per costruire il futuro nonviolento che emerge già dalla profondità dell’essere umano.

Roberto Kohanoff
Comitato promotore della Marcia in Palestina

Patricia Arriagada Feliú

Comitato promotore della Marcia in Israele

Giorgio Schultze
Portavoce europeo del Nuovo Umanesimo

domenica 4 gennaio 2009

Mobilitiamoci contro il pacchetto sicurezza !


VIENI A ROMA !

SABATO 17 GENNAIO

GIORNATA DI MOBILITAZIONE


LUNEDÌ 19 GENNAIO

SIT-IN DAVANTI AL SENATO

per più informazioni

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e contattaci a noi del Prossimo ilprossimosonoio@gmail.com

importante testimonianza volontaria in Palestina

La frustrazione di questo momento è difficile da descrivere. Questa mattina Israele ha bombardato Gaza, 205 morti e più di 400 feriti – poliziotti donne e bambini, consegnando alla storia il giorno di conflitto più sanguinoso dal ’48 ad oggi. Triste conquista visto che sulla bocca di tutti si sente dire che “the world is changing”, ma dove? Qui è tutto immobile, ciò che cambia è il bilancio delle vittime, da una parte e dall’altra. Con il lancio di un missile Qassam i guerriglieri di Hamas hanno ucciso un israeliano e ne hanno feriti altri 4 nel Negev. Stamattina ero in riunione in ufficio coi colleghi, si discuteva su come Fatah cerchi di uscire dallo stallo politico preoccupandosi di Hamas e non dei suoi problemi interni. La corruzione impera, le persone non hanno più fiducia nell’Autorità Palestinese, i leader sono fantocci, il processo di pace è un continuo fallimento, le colonie israeliane si espandono giorno dopo giorno, l’embargo a Gaza dura da due anni e la gente è affamata, i coloni sradicano gli ulivi piantati dai volontari e uccidono gli animali dei pastori palestinesi, ai checkpoint i soldati umiliano quotidianamente chi tenta di passare da una parte all’altra per lavorare, curarsi, andare a scuola o visitare la famiglia. Non me la sento di andare avanti. La lista è talmente lunga che potrei riempire pagine su pagine.

La politica internazionale non fa che rilasciare dichiarazioni inutili di condanna alla violenza, sottraendosi poi ai propri obblighi, ovvero proteggere i civili in tempo di guerra (convenzione di Ginevra del 12 agosto 1949). L’Egitto ha dato carta bianca ad Israele per colpire Hamas, Barak ha dato l’ok all’IDF ad attaccare Gaza proprio dopo Natale, con Bush impotente e Obama non ancora effettivo, ha cercato l’appoggio internazionale, le elezioni in Israele sono vicine e l’opinione pubblica è per metà in vacanza. Geniale. E la cosa più frustrante è che sui media istituzionali i fatti vengono quotidianamente e in modo puntuale stravolti e ribaltati a favore dei potenti. La tregua da poco cessata tra Hamas e il governo dello stato ebraico è stata rotta da Israele il 4 novembre, giorno in cui ha ucciso un militante di Hamas di 22 anni. Chi lo sa? Nessuno ovviamente. leggi tutto...


La logica irrazionale della guerra - seconda parte

Pochi giorni fa, a causa dei bombardamenti israeliano sulla striscia di Gaza, che fanno parte di una escalation bellica che continua ancora a mietere vite, ho elaborato un comunicato denunciando questo attacco in particolare, e la violenza in generale, data la mia condizione di portavoce dell’Umanesimo in Argentina.

Vorrei prima di tutto chiedere scusa se qualcuno che fa parte del popolo israeliano, o che solidarizza con esso, si fosse offeso o avesse interpretato che questa denuncia era diretta in modo particolare contro quel popolo. (Nonostante che in tale comunicato si facesse anche un esplicito riferimento critico alla violenza di Hamas).

In tal caso sarebbe inoltre opportuno chiedere scusa ad altri popoli che potrebbero essersi sentiti molestati, o attaccati, quando come umanista mi sono riferito a certi fatti di violenza durante diverse conferenze, forum o comunicati stampa negli ultimi anni.

Spero di non aver offeso i credenti cattolici quando mi sono riferito ai crimini e alle persecuzioni perpetrate dalla Santa Inquisizione. O i popoli musulmani quando ho ripudiato i sanguinosi attentati all’Ambasciata Israeliana e all’AMIA in Argentina, o alle Torri Gemelle in USA.

E spero di non aver offeso il popolo degli USA quando in ripetute occasioni ho criticato la politica imperialista del suo governo, le invasioni in Irak e Afganistan, e i tanti genocidi, cominciando da Hiroshima e Nagasaki.

E parlando di genocidi, spero di non aver offeso il popolo turco riferendomi qualche volta al genocidio armeno. Ugualmente i genuini militanti comunisti, parlando dei genocidi in Cambogia o nell’Unione Sovietica stalinista; o qualche capitalista ben intenzionato, quando ho parlato del genocidio che significa la fame nel mondo, per la cattiva distribuzione della ricchezza in questo sistema. E suppongo a questo punto, che nessun tedesco si sia sentito offeso per aver condannato in ripetute occasioni l’Olocausto perpetrato dai nazisti contro il popolo ebreo.

Credo anche opportuno chiedere scusa per alcune omissioni, di tanti fatti di violenza che sono avvenuti e avvengono su questo pianeta, ai quali non ho potuto riferirmi in modo specifico per materiale incapacità, e che sono stati inclusi solo nel contesto delle ripetute denuncie alla violenza in generale.

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Occupazione Meyer: "Distratti dalle primarie, a pagare sono gli ultimi"

Comunicato stampa Unaltracittà/Unaltromondo

Occupazione Meyer, De Zordo: "Distratti dalle primarie, a pagare sono gli ultimi"

L'occupazione odierna di uno stabile di proprietà comunale da parte di persone in attesa del riconoscimento dello status di rifugiati dimostra come ormai i problemi della città non siano più governati, considerata l'attenzione smisurata che alcuni assessori rivolgono al loro personale futuro politico. Sia l'assessore alla sicurezza sociale Graziano Cioni, sia l'assessore al patrimonio Tea Albini hanno infatti assicurato più volte in passato alle persone presenti a Firenze dopo essere fuggite da Paesi in guerra che sarebbero stati accolti in apposite strutture comunali, come del resto l'Unione Europea raccomanda. Non è stato così, e oggi circa 150 persone sono costrette a dimorare - grazie ancora una volta all'intervento del Movimento Lotta per la Casa - in una struttura fatiscente dove mancano gli allacciamenti all'acqua e all'elettricità.
Unaltracittà chiede pertanto all'amministrazione comunale di farsi carico dei cittadini richiedenti asilo offrendo loro un'assistenza civile e tutto quanto necessita una persona per vivere con dignità nella città di Firenze.

giovedì 1 gennaio 2009

Wop raiz: senza documenti




Prima di tutto vennero a prendere gli immigrati e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.

Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.

Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.

Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Il bombardamento dell'informazione, il frastuono dei vari tipi d'inquinamento, la confusione, l'isolamento, ci spingono sempre più verso una "anestesia difensiva" che ci impedisce di comunicare con noi stessi e con gli altri, ci fa sopportare situazioni orribili e ci impedisce di trovare risposte che aprano il futuro nostro e di chi ci circonda. Il prossimo sono io! nasce con la foto petizione, ma altre attività si agiteranno a futuro, tutte volte a stimolare la necessità di identificazione nella situazione che si vive l'altro. L'obiettivo dell'identificazione è comprendere e poter prendere una posizione coerente di fronte alle situazioni personali e sociali che oggi ci troviamo a dover affrontare, come individui e come popoli.


Il Prossimo sono io dà stimolo a tutte le Nuove Azioni che aprono il futuro dell'umanità intera:
è possibile stare bene tutti!
è possibile trovarsi d'accordo anche se siamo in tanti e molto diversi!
la diversità è ricchezza! ecc....