La fotopetizione è anche online!

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Puoi farti la foto e pubblicarla qui: clicca su Caparezza e segui le istruzioni

lunedì 30 giugno 2008

A.A.A. Cercasi Personaggi Famosi

Vorremmo fotografare personaggi "famosi"

artisti, scrittori, opinionisti, sportivi, ecc.

che vogliono mettere la faccia per la
libertà dell'essere umano.

Conosci "personaggi" da fotografare?






Tu o i tuoi amici siete artisti
volete esibirvi appoggiando questa iniziativa?

Vuoi unirti ai banchini?

Hai altre proposte?

scrivi a : info@etnie.org



FESTA del Prossimo Suono io - si Organizza

Stiamo preparando un primo evento in una Piazza di Firenze
dove esporre le foto fatte fino ad oggi,
con musica dal vivo e spettacoli dal titolo
"Il Prossimo SUONO Io".

manifesta la tua creatività!
aiutaci ad organizzarla!


scrivici al
info@etnie.org

domenica 29 giugno 2008

LE FOTO DI VENERDI' 27 GIUGNO, IN PIAZZA INDIPENDENZA A FIRENZE

Guarda qui le foto di venerdì 27 giugno, all'iniziativa di ZTL "Imigrazione e sicurezza", nell'ambito del percorso "Agorà", in Piazza Indipendenza a Firenze.

venerdì 27 giugno 2008

Comprendere per poter scegliere


L'avvocato Alessandra Ballerini esperta in diritto dell'immigrazione, ci illustrerà in questo incontro pubblico, le leggi raccolte nella Direttiva di rimpatrio approvata dal parlamento Europeo e il "pacchetto sicurezza" del ministro Maroni.

questa iniziativa è all'interno della campagna "il Prossimo sono io"

Fai girare la notizia perché più gente possibile possa andare ad informarsi.

per informazioni:
Centro delle Culture 335491731
info@centrodelleculture.org
www.centrodelleculture.org

Intervista di Andrea Camilleri - Immigrazione Oggi



mercoledì 25 giugno 2008

"Il Prossimo sono io" ai "FOCHI" di San Giovanni

Qui vedi la galleria fotografica del giorno.

27 giugno in P.zza Indipendenza a Firenze



Sarà il terzo incontro a cielo aperto sul tema della sicurezza,
affrontato questa volta in relazione alla questione delle migrazioni.
L'intento è offrire un contenitore, uno spazio aperto di socialità e di discussione a tutti coloro che vivono e sentono il problema.
Questo incontro non si svolgera' con la dinamica frontale dei due che lo hanno preceduto, ma piuttosto come in un cantiere, in cui potranno incontrarsi le molte associazioni che si occupano del fenomeno, alcuni accademici, e auspicabilmente gli stessi migranti.
Il carattere di questa assemblea temporanea sarà quindi spontaneistico e circolare, e gli eventuali interventi tecnici dovranno essere contenuti, per agevolare l'interazione tra le diverse realta' presenti.

Siete tutti invitati a partecipare, per ascoltare le altrui testimonianze e condividere esperienze e saperi.

Inizieremo a presidiare la piazza dalle 19, con musica e vivande, mentre il dibattito si aprira' ufficialmente dopo cena alle 21.

Sicurezza e Migrazione ZTL

MIGRAZIONI E DERIVA SECURITARIA

Il fenomeno della migrazione viene sempre più frequentemente ridotto da politici e media ad uno specifico problema di sicurezza sociale: la sicurezza dei cittadini che accolgono le masse di migranti. D’altro canto i migranti sono indubbiamente una risorsa economica indispensabile, e non solo.

I governi non si occupano di mettere in campo pratiche di comprensione di questa contraddizione, ma anzi l’alimentano, mantenendo un equilibrio politico che permette lo sfruttamento di questi lavoratori potendo poi pretendere che anche gli altri elementi deboli della società accettino le stesse condizioni: riduzione dei diritti e tolleranza zero.

I problemi dei migranti riguardano la città intera. Le loro condizioni di vita ed emarginazione hanno la stessa natura e le stesse cause del disagio di tutti: la frantumazione di un tessuto sociale capace di rendere giustizia agli elementi più deboli.

Il migrante allora diviene capro espiatorio di uno stato generalizzato di crisi, che in realtà deriva da mutamenti geopolitici ed economici. Questo provoca reazioni che sempre più spesso si concludono in un vergognoso delirio securitario.

Non dimentichiamo la brutalità degli interventi nei campi nomadi, o del decreto contro i lavavetri fiorentini e quelle norme che vorrebbero deserte le piazze della nostra meravigliosa città.

Profondamente convinti che non possa esistere sicurezza senza giustizia sociale crediamo necessario affrontare le contraddizioni di cui Firenze è piena. I nostri quartieri dovrebbero essere laboratori per una trasformazione radicale di questa società, e insieme luoghi dove si possa tornare a respirare la gioia dei pranzi in piazza, delle sedie fuori di casa la sera, dei giochi dei ragazzi per le strade, degli eventi di musica e politica, fino all’autogestione degli spazi.

Auspichiamo un’autorganizzazione capace di coniugare la difesa dei più deboli a una radicale e costruttiva critica alle istituzioni che coinvolga l’intera cittadinanza. Il nostro è un invito a leggere la questione della migrazione non come un problema di sicurezza e di ordine pubblico, ma come un produttivo incontro con l’Altro.

Quello che chiamiamo sicurezza dipende da molteplici fattori, a partire dalla precarietà diffusa, dalle morti bianche e dai clandestini annegati, dall’emergenza abitativa e dall’accesso alla sanità, dalle difficoltà di arrivare alla quarta settimana per famiglie, studenti e pensionati e dalla profonda solitudine che viviamo nelle nostre città.


Promuoviamo un dibattito aperto su questi temi,
piazza Indipendenza,
venerdì 27 giugno dalle ore 21

Dividi et impera - Oggi ancora valido



Direttiva Europea sui rimpatri forzati e Pacchetto sicurezza”


La vecchia e ricca Europa ha saccheggiato senza scrupoli le risorse naturali e la ricchezza umana di altri popoli. Abbiamo schiavizzato popoli interi, considerandoli funzionali al nostro uso, vedendoli come oggetti, trattandoli come semplici macchine da lavoro, spogliandoli della loro umanità, della loro cultura e sicuramente della loro intenzionalità e libertà.

Noi Europei non abbiamo mai chiesto il permesso a nessuno per emigrare e cercare fortuna in altri continenti. La nostra buona gente si è mescolata alle le popolazioni originarie, ricevendo benefici e contribuendo ad avanzamenti sia nei luoghi di origine che nelle terre di emigrazione. Gran parte della ricchezza proveniente da questi paesi ha costituito la base del nostro successivo sviluppo e benessere.

La Direttiva Europea sui rimpatri forzati e il “Pacchetto sicurezza” disegnato in Italia sembrano essere il frutto di un pericoloso attacco di amnesia o di una conveniente lobotomia nelle menti degli attuali governanti europei e italiani.

Non dubitiamo che queste misure avranno conseguenze negative per tutti: per chi le esercita, non solo per chi le subisce.

Noi umanisti europei preferiamo una e mille volte che tra di noi rimangano i “senza documenti” e i “non identificati”, e che invece se ne vadano i “senza vergogna”. Questi ultimi sì che sono illegali, per il solo fatto di sostenere un sistema che antepone anti-valori alla vita e all'essere umano, chiudendo così il futuro a milioni di persone.

La sicurezza andrebbe secondo noi intesa come un sistema di garanzie per difendere i diritti umani: il diritto alla salute, all’educazione, al lavoro, alla casa, alla libertà di espressione.

In altre parole il diritto alla vita.

La sicurezza, quella a cui aspiriamo, è uno dei principali obiettivi della politica sovrana che risponde agli interessi di ogni persona e di tutta la società in generale. Questa sicurezza comprende la pace e lo sviluppo stabile e progressivo della personalità e della società.

I regimi autoritari confondono l'orientamento della sicurezza, attribuendole al contrario lo scopo di conservare lo status quo mediante qualsiasi mezzo.

Tutto ciò si esprime chiaramente nel “pacchetto sicurezza”, varato da poco dal Governo italiano. Un insieme di provvedimenti attraverso cui si cerca di giustificare violazioni ai diritti umani, tacendo invece gli interessi in gioco dei gruppi economici e politici dominanti ed esaltando pregiudizi, xenofobia e militarismo.

Questo “pacchetto sicurezza”, che sta minando alla base i diritti civili della nostra società, assomiglia troppo alle leggi razziali varate negli anni venti del secolo scorso dal regime fascista.

Esso prevede la possibilità di schedare senza alcun motivo cittadini italiani (abbiamo visto nei giorni scorsi la schedatura di Rom italiani (cittadini italiani a tutti gli effetti che per di più non hanno commesso alcun reato)

Insinua la possibilità di creare un diritto speciale per alcune categorie di persone (nella fattispecie gli immigrati), cosa questa assolutamente incompatibile col nostro sistema giuridico, che prevede l’uguaglianza delle persone di fronte alla legge.

Inoltre apre la porta alla violenza bruta di gruppi estremisti che hanno preso la palla al balzo, perpetrando violenze inaudite a danni di gente indifesa. Violenza che, una volta innescata, sarà molto difficile da fermare.

Non si capiscono inoltre l’urgenza e la straordinarietà nel varare questo decreto, quando per contro vediamo di giorno in giorno aumentare il prezzo dei beni di prima necessità, quando la precarietà dell'impiego e l’insicurezza sul lavoro si fanno sempre più manifesti, mentre si vanno progressivamente smantellando i diritti acquisiti relativi alla salute, al lavoro, alla pensione, alla casa.







A questa situazione allarmante si aggiunge la direttiva sui rimpatri forzati che il Parlamento Europeo ha approvato 18 giugno 2008, e che consente di:




Estendere il periodo di detenzione amministrativa per i migranti irregolari fino a 18 mesi
, una prescrizione che in alcuni paesi come l’Italia appare in stridente contrasto con il dettato costituzionale ( art. 13), che stabilisce limiti precisi.


Creare regole processuali diverse per i migranti irregolari
, in violazione dell’art. 24 della Costituzione italiana che sancisce il diritto di difesa, e dell’art. 6 della Convenzione Europea a salvaguardia dei diritti dell’uomo che afferma per tutti gli esseri umani, compresi i migranti irregolari, il diritto ad un processo equo, la presunzione di innocenza e il diritto ad un ricorso effettivo.


L’espulsione ed il trattenimento dei minori non accompagnati
, così come delle famiglie con minori in violazione delle convenzioni internazionali che proteggono i diritti dei minori.


Applicare un divieto di reingresso di cinque anni
, per quanti abbiano subito un provvedimento di espulsione, creando così le condizione per un riprodursi incontrollabile della clandestinità.


Aprire per la prima volta la possibilità di deportare migranti irregolari nei paesi di transito.





La strategia dei gruppi di potere economico è chiara, e riguarda tutta l’Europa. Si sta sviando l’attenzione delle persone verso falsi colpevoli, alimentando la xenofobia e il razzismo indicando in ogni straniero un potenziale criminale.

Prima hanno creato il consenso tra le persone con una massiccia campagna mediatica allo scopo di alimentare un clima di insicurezza, odio e razzismo diffusi, e ora stanno introducendo decreti e proposte di legge chiaramente anticostituzionali.

E’ evidente che in questo vortice del “tutti contro tutti” non saranno solo gli immigrati a farne le spese, ma tutta la società civile.

Il paradosso è che questi, che inneggiano alla legalità, sono gli stessi che vogliono mano d’opera a bassissimo costo, ricattabile da ogni punto di vista e senza nessuna tutela.

Vogliono ancora schiavi!

Davanti a tutto questo è urgente che le istituzioni e le realtà associative prendano una posizione, denunciando e smascherando questi pericolosi giochi dei Governi europei.



Cosa è urgente e importante fare

Occorre ed è urgente in questo momento creare reti fra realtà che si muovono verso l’integrazione ed il dialogo fra culture, unendo le forze e superando particolarismi, in azioni permanenti che puntino a ricostruire un tessuto sociale ogni giorno più disintegrato.

Dare vita a reti di informazione alternativa che raccontino alla popolazione i fatti che avvengono sul territorio, con la collaborazione di tutti i componenti del mondo dell'informazione che non vogliono e non possono sentirsi complici, con le testimonianze di chi osserva o vive gli avvenimenti stessi, aiutati e protetti da tutte le realtà associative che hanno come obiettivo il porre fine a queste violenze ed abusi che oggi colpiscono gli immigrati ma che domani potranno colpire chiunque.

Organizzare incontri, forum, dibattiti tra tutti i cittadini d'Europa, durante i quali far conoscere ed aggiornare in forma semplice le leggi proposte e la loro applicazione nelle varie situazioni, con la collaborazione di reti di Avvocati sensibili al tema.


Tutto questo applicando la Nonviolenza attiva come metodologia d’azione, mediante iniziative potenti e partecipate che diano una concreta risposta sociale agli abusi e alle atrocità che vengono posti in atto. Perché consideriamo ogni tipo di violenza ripudiabile, e siamo certi che non si potrà porre fine alla violenza e all'oppressione mediante l'uso della violenza stessa.

Sentiamo la necessità di agire nel campo dell’istruzione ed in questo realizzare corsi, incontri, seminari al fine di stimolare e sviluppare la riflessione su uno stile di vita nuovo, capace di dare una risposta evolutiva alle situazioni quotidiane interpersonali, e che potrà far uscire l'essere umano da una situazione paradossalmente preistorica e violenta.

Ci sembra necessario approfondire lo studio e la conoscenza della diversità di costumi, di miti e quant'altro possa creare apertura e la curiosità verso “l'altro”, riconoscendo ciò che ci unisce profondamente.

Centro delle Culture Italia – centrodelleculture.org

lunedì 23 giugno 2008

20/06 Stadio ZTL, il 21/06 Notte Bianca Oltrarno

Guarda qui la galleria fotografica.

Di seguito invece un articolo sul "Il Firenze" di Venerdì scorso.


Sicurezza, tante foto contro la "linea dura"

L'iniziativa. «Il prossimo sono io» è una petizione fatta di immagini per dire no alla politica sugli immigrati

di Duccio Tronci

Si è fermato anche l'assessore alla Sicurezza del Comune di Firenze Graziano Cioni ai gazebo allestiti nei giorni scorsi in piazza della Repubblica. Forse si è sentito tirato in causa da "Il prossimo sono io", fotopetizione organizzata dal Centro delle Culture di Firenze e alla quale hanno aderito numerosi gruppi e associazioni impegnati in città sui temi dell'accoglienza e delle marginalità. E sono già centinaia le persone che hanno deciso di "metterci la faccia": farsi scattare una foto per denunciare quella che viene definita «la continua ricerca del capro espiatorio, che sia il lavavetri, il mendicante, il rom o chiunque altro». All'iniziativa ha aderito anche l'Assemblea
Autoconvocata (nata all'indomani dell'ordinanza sui lavavetri della scorsa estate): «Intendiamo opporci alle campagne contro gli immigrati, al pacchetto sicurezza, ai regolamenti di polizia municipale che riducono gli spazi di libertà e di convivenza», dicono.
I promotori de "Il prossimo sono io" sono preoccupati da un «allarmante clima xenofobo e autoritario - denunciato fra gli altri da Amnesty International e dall'Onu - che imperversa in Europa e in Italia e di cui la nostra
città è spesso parte attiva». La fotopetizione prosegue ora spedita in un viaggio itinerante per la città. Obiettivo: distendere in Piazza Signoria uno striscione con migliaia di foto e mostrare così all'amministrazione comunale il volto dell'accoglienza e della convivenza fiorentina.
Il prossimo appuntamento per aderire è in occasione della notte bianca in Oltrarno, in programma domani, sabato 21 giugno: un gazebo allestito in via San Niccolò immortalerà altre facce. Le foto si possono inviare anche via e-mail all'indirizzo info@etnie.org.
Tutte le facce saranno pubblicate sul blog dell'iniziativa: http://ilprossimosonoio.blogspot.com

venerdì 20 giugno 2008

PROX APP: alla Notte Bianca in Oltrarno


Domani sera dalle 21 in poi "Il prossimo" porta la sua installazione "minimal" in Via San Niccolò alla Notte Bianca (grazie Francesca!).

Venite e fatevi fotografare, non siate timidi e non abbiate paura che non vi rubiamo l'anima!

Tenete conto che 20 metri x 30 di foto in Piazza Signoria sono circa 10mila immagini... Ce la faremo?

lunedì 16 giugno 2008

DOMENICA SERA C'ERAVAMO ANCHE NOI!

Vediti sulla nuova galleria! Ieri sera il primo incontro di piazza di ZTL a Gavinana, in una Piazza Elia dalla Costa restituita alla vita per una serata.
"Il prossimo" sarà ancora all'incontro di ZTL sotto la curva Fiesole Venerdì 20 giugno [sicurezza e stadi] e ancora Sabato 21 alla Notte Bianca in Oltrarno, dalle 21 in poi in Via S. Niccolò.

Come sempre se ci sei clicca qui!

domenica 15 giugno 2008

ECCO LA MAGLIETTA DE "IL PROSSIMO", VERSIONE1.0


Ti piace?
Puoi ordinarla via mail a info@etnie.org
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basta che ci scrivi il tuo numero telefonico
specifichi la taglia: S, M, L, XL.
Costo 10 €.

Così autofinanzi e diffondi ...
la Campagna

IL PROSSIMO SONO IO

sabato 14 giugno 2008

La Fortezza Europea avvalla la violenza in Italia

In Italia, ma anche in tutta Europa, stiamo assistendo ad un'ondata razzista e manifestazioni violente di intolleranza crescente nei confronti di falsi colpevoli. Queste azioni sono rafforzate e fomentate quotidianamente da mass media sempre più scandalosamente complici dei poteri che vogliono la gente divisa e impotente. Con vergognose falsità e con la sproporzione propagandistica l’ “opinione pubblica” tende ad indurre la gente a giustificare la barbarie legalizzata.

E' sempre più evidente come le notizie, palesemente manipolate, spingono al “tutti contro tutti” proponendo come unica via d'uscita l'allontanamento, la detenzione, l'espulsione o l'eliminazione del capro espiatorio di turno: ieri i meridionali, oggi i musulmani, i rom e gli immigrati in genere… e domani? Cavalcano un latente sentimento di vendetta per dare una delirante risposta al disagio comune, all'isolamento, alle innumerevoli ingiustizie, all'alienazione dell'essere umano, lacerando sempre più il tessuto sociale e ponendo le basi per un malsano consenso strappato alle popolazioni attraverso lo sfinimento cui sono sottoposte.

La gente subisce il “martellamento” cedendo ogni giorno di più, lasciandosi abbindolare, assopendo sempre più il sentimento di sconcerto che sorge o che potrebbe sorgere davanti a tutto questo, se solo ci fosse modo di riflettere un momento...
Il problema non si risolve con il buonismo di alcuni né con la violenza di altri, queste manifestazioni sono entrambe il frutto di un irrazionalismo che ha una direzione distruttiva per tutti.

E’ necessario prendere coscienza di dove ci portano queste chiassose diatribe di vittime e carnefici, qualunque sia la razza o cultura da cui provengono.
Spesso però, è sufficiente che qualcuno prenda una posizione diversa, che affermi il suo dissenso ed il suo disagio perché quel sentimento anestetizzato esca fuori e ci si renda conto che in questo sistema in cui, per quelli che detengono il potere, la gente è di troppo: “Il Prossimo sono io”.
Il prossimo, il mio vicino… sono io. Il prossimo, quello a cui toccherà dopo di loro… sono io.

Perciò proponiamo una campagna permanente, visibile e con effetto “onda”.
Non vogliamo creare una forma di manifestazione che divida chi è a favore della “immigrazione” e dei “Rom” da chi è contrario, ma piuttosto un'azione che unisca le persone, che faccia identificare ognuno con la situazione attuale ed il pericolo di questa violenza crescente, di questa intolleranza e brutalità che sta cercando di farsi “legge”.
Promuoviamo una campagna che dia la possibilità di rafforzare o creare relazioni di convergenza fra tutte le realtà: associazioni, comunità di migranti, ecc.
Per questo la campagna è un contenitore di idee, una struttura flessibile, plasmabile, capace di integrare ogni diversità, ogni forma. Il fattore comune è il messaggio, che non passa dalla ribellione intellettuale delle ideologie, ma da un sentimento, toccando la sensibilità dell'altro, arrivandogli al cuore per aiutarlo a connettersi con un atto di ribellione interna, di solidarietà e di giustizia. Altra caratteristica della campagna è la Nonviolenza come metodologia di azione: c’è bisogno di uno spirito d'azione positivo, non aggressivo, in modo che il clima sia costruttivo e propositivo, non solo di protesta contro qualcosa.

L'obiettivo principale, oltre a denunciare la situazione attuale, è quello di creare un effetto “contagioso” che porti in una direzione opposta. Chiunque potrà aderire e appoggiare la campagna, anche semplicemente mandando la propria foto on line. E, se vuole, per fare arrivare un messaggio che spinga a riflettere, a meditare o almeno a far sorgere il dubbio.

venerdì 13 giugno 2008

il 15/06 "IL PROSSIMO" all'evento di ZTL

Domenica prossima, 15 giugno, dalle ore 18,00 saremo in Piazza Elia dalla Costa (Firenze Sud, zona Gavinana) per l'iniziativa di ZTL (Zona Temporaneamente Libera).
Chiunque voglia unirsi può raggiungerci direttamente in piazza, dove, oltre a fare le foto, prepareremo assieme la scenografia ed i costumi per i prossimi banchini itineranti nelle piazze di Firenze. Ci vediamo domenica e spargiamo la voce!

ZTL apre lo spazio pubblico della piazza per fare rivivere la potenza della parola con il Progetto Agorà: sicurezza e spazio urbano – incontro/dibattito pubblico e popolare. Articola le quattro iniziative nelle piazze di Firenze organizzando dibattiti pubblici in piazza invitando relatori esperti sul tema della giornata con il compito di definire i concetti e la posizione del problema. Ogni relatore esporrà in 30 minuti la propria ricerca. Terminate le relazioni si aprirà un dibattito pubblico ed orizzontale. l'incontro tra gli specialisti del tema di ogni giornata e gli attori della piazza. Chiuso lo spazio del dibattito la gente continuerà ad abitare la piazza in altra forma: concerti acustici, teatro di strada, cinema, giocoleria, ma solo fino alle 23,30, rispettando quindi gli orari (e il sonno) del quartiere.

Programma di Domenica 15 giugno:

  • Paolo Berdini (Università di Roma Tor Vergata) “L'insicurezza nelle città in vendita
  • Gabriella Paolucci (Università degli Studi di Firenze)
  • Pic Nic con “Food not Bombs” a cura di Associazione Aurora
  • Musica live con Wassilij Kropotkin e Sonny Cute.
  • Angolo del baratto.

PROSSIMAMENTE ZTL:

20 giugno SICUREZZA E STADIO Viale Maratona (sotto la Curva Fiesole)
27 giugno SICUREZZA E MIGRAZIONE Piazza Indipendenza
4 luglio SICUREZZA E INFORMAZIONE Piazza Santissima Annunziata

mercoledì 11 giugno 2008

ULTIMO GIORNO IN PIAZZA REPUBBLICA (PER ORA...)



Ecco qui la galeria fotografica di oggi, ultimo giorno (per adesso) di banchino in Piazza Repubblica.

ALTRI DUE GIORNI DI PIAZZA: 9 E 10 GIUGNO


Guarda le foto dei giorni 9 e 10 giugno. Sono un po' meno - ma ugualmente belle - tra piogge torrenziali e caldi torridi abbiamo potuto comunque incontrare un bel po' di gente.
Ecco qui invece dove si possono scaricare i materiali per costruire una campagna "Il prossimo sono io" nella tua città o comunque nella tua realtà.

giovedì 5 giugno 2008

LE FOTO DEL 5 GIUGNO, IL TERZO GIORNO IN PIAZZA



Ecco qui anche le foto di oggi. La prossima settimana saremo nuovamente in piazza i giorni Lunedì 9, martedì 10 e Mercoledì 11 Giugno. Dopodichè penseremo a qualcosa di itinerante. Una piccola carovana, forse...
Vuoi attivare la campagna "ilprossimosonoio" nella tua città? Scrivi una mail a info@etnie.org e ti mandiamo il file della pettorina e dei volantini!

GUARDA ANCHE QUELLE DEL SECONDO GIORNO!



Ciao! Puoi vedere qui le foto di mercoledì 4 giugno.
Le foto collezionate (quando saranno migliaia) e stampate in formato A4 andranno a comporre un mosaico - o comunque una installazione - da Guinness dei primati per estensione, in Piazza Signoria a Firenze.
O comunque questa è l'idea... ma siamo aperti a qualunque suggerimento che dìa volti e voci alla sensibilità che esiste in moltissimaa della gente che ci circonda, al di là della visione che ci propone (o ci propina) il giornalismo becero a cui ci stanno abituando i media formatori di opinione.

mercoledì 4 giugno 2008

GUARDA LE FOTO DEL PRIMO GIORNO DI BANCHINO




Qui vedi le foto del banchino del 3 Giugno: e domani ci sei anche tu?

martedì 3 giugno 2008

Prima di tutto vennero a prendere gli immigrati e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.

Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.

Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.

Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Il bombardamento dell'informazione, il frastuono dei vari tipi d'inquinamento, la confusione, l'isolamento, ci spingono sempre più verso una "anestesia difensiva" che ci impedisce di comunicare con noi stessi e con gli altri, ci fa sopportare situazioni orribili e ci impedisce di trovare risposte che aprano il futuro nostro e di chi ci circonda. Il prossimo sono io! nasce con la foto petizione, ma altre attività si agiteranno a futuro, tutte volte a stimolare la necessità di identificazione nella situazione che si vive l'altro. L'obiettivo dell'identificazione è comprendere e poter prendere una posizione coerente di fronte alle situazioni personali e sociali che oggi ci troviamo a dover affrontare, come individui e come popoli.


Il Prossimo sono io dà stimolo a tutte le Nuove Azioni che aprono il futuro dell'umanità intera:
è possibile stare bene tutti!
è possibile trovarsi d'accordo anche se siamo in tanti e molto diversi!
la diversità è ricchezza! ecc....