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martedì 21 luglio 2009

Sono stati riconosciuti colpevli di Razzismo il sindaco Flavio Tosi e i suoi collaboratori di partito

VERONA: FLAVIO TOSI NON PARLA ALLA COMMEMORAZIONE PER L'ASSALTO AL CARCERE DEGLI SCALZI


Lo sterminio nazista di 500.000 zingari è cominciato così.

Alla commemorazione per l'assalto alle carceri degli Scalzi (ultima guerra), che si tiene tutti gli anni a Verona, è intervenuto il sindaco Flavio Tosi fresco di condanna per razzismo.
Gli antifascisti veronesi presenti con uno striscione con su scritto: "Lo sterminio nazista di 500.000 zingari è cominciato così" non hanno permesso al sindaco di parlare contestando la sua presenza ad una commemorazione partigiana.

La condanna definitiva per propaganda razzista, inflitta al sindaco Flavio Tosi e ad altri cinque leghisti, tra cui un assessore comunale (Enrico Corsi), riguarda una campagna contro gli zingari, scatenata dal Carroccio nel 2001. Il sindaco e i suoi colleghi di partito, passati attraverso tutti i gradi di giudizio (addirittura due volte in appello e due in Cassazione), sono stati irrevocabilmente riconosciuti colpevoli e costretti a pagare i risarcimenti alle parti civili, alcuni componenti della comunità sinta veronese e le spese agli avvocati.

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Prima di tutto vennero a prendere gli immigrati e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.

Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.

Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.

Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Il bombardamento dell'informazione, il frastuono dei vari tipi d'inquinamento, la confusione, l'isolamento, ci spingono sempre più verso una "anestesia difensiva" che ci impedisce di comunicare con noi stessi e con gli altri, ci fa sopportare situazioni orribili e ci impedisce di trovare risposte che aprano il futuro nostro e di chi ci circonda. Il prossimo sono io! nasce con la foto petizione, ma altre attività si agiteranno a futuro, tutte volte a stimolare la necessità di identificazione nella situazione che si vive l'altro. L'obiettivo dell'identificazione è comprendere e poter prendere una posizione coerente di fronte alle situazioni personali e sociali che oggi ci troviamo a dover affrontare, come individui e come popoli.


Il Prossimo sono io dà stimolo a tutte le Nuove Azioni che aprono il futuro dell'umanità intera:
è possibile stare bene tutti!
è possibile trovarsi d'accordo anche se siamo in tanti e molto diversi!
la diversità è ricchezza! ecc....