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sabato 29 novembre 2008

Calendario Casa Luzzi

È in stampa il calendario CASA LUZZI, foto di Giulio di MeoCondividi

Il Luzzi è un ex sanatorio di proprietà dell’Azienda Sanitaria, attualmente occupato da circa 350 uomini, donne e bambini di tante etnie diverse. Sono i cosiddetti "invisibili", precari nella vita e nel lavoro. Braccia da "sfruttare" nei cantieri e nei mercati, badanti senza contratto alcuno. Oltre due anni di occupazione difficile.

Un’occupazione chiamata anche “Casa Luzzi”: comunità multietnica, spazi collettivi, cinema, luogo di culto, pizzeria, minori da mandare a scuola, lingue, modi di vita, fedi diverse, problemi di inserimento lavorativo, esperienza di convivenza e autogestione.

L’ex sanatorio Luzzi è anche un prezioso patrimonio pubblico e, soprattutto, una ghiotta occasione speculativa. Ma oggi è soprattutto una risposta concreta alle necessità abitative di oltre 350 persone. Nonostante questo, “Casa Luzzi” è attualmente sotto sgombero.

“L’idea di realizzare un progetto sul Luzzi – racconta Giulio - è nata insieme ad una giornalista e amica di Firenze, Floriana Pagano. Tutto è cominciato dopo aver letto sull’Altracittà un suo articolo…

http://www.altracitta.org/infodetail.asp?InfoId=1840

“Tutti i proventi derivanti dalla distribuzione e dalla vendita del calendario saranno interamente devoluti per gli oltre 100 bambini che vivono qui, bimbi su cui sembra accanirsi un destino ridicolo – continua Giulio -… solo da pochi mesi la Regione Toscana ha garantito un pulmino per poterli portare a scuola. I calendari sono stati realizzati grazie ad una sottoscrizione tra amici, volontari, studenti, persone attente alle questioni e alle realtà sociali dei “più deboli”.

Per questo vi chiedo, con la massima urgenza un impegno, un aiuto da parte di tutti voi e vi invito, quindi, a partecipare numerosi a questa sottoscrizione. Si può contribuire con 50 euro ricevendo 5 calendari o con 100 euro ricevendo 13 calendari . Una volta pagate le spese e se i calendari risulteranno invenduti le copie verranno divise tra i sottoscrittori”

Per maggiori informazioni: giuliodimeo@yahoo.it info@giuliodimeo.it

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Prima di tutto vennero a prendere gli immigrati e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.

Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.

Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.

Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Il bombardamento dell'informazione, il frastuono dei vari tipi d'inquinamento, la confusione, l'isolamento, ci spingono sempre più verso una "anestesia difensiva" che ci impedisce di comunicare con noi stessi e con gli altri, ci fa sopportare situazioni orribili e ci impedisce di trovare risposte che aprano il futuro nostro e di chi ci circonda. Il prossimo sono io! nasce con la foto petizione, ma altre attività si agiteranno a futuro, tutte volte a stimolare la necessità di identificazione nella situazione che si vive l'altro. L'obiettivo dell'identificazione è comprendere e poter prendere una posizione coerente di fronte alle situazioni personali e sociali che oggi ci troviamo a dover affrontare, come individui e come popoli.


Il Prossimo sono io dà stimolo a tutte le Nuove Azioni che aprono il futuro dell'umanità intera:
è possibile stare bene tutti!
è possibile trovarsi d'accordo anche se siamo in tanti e molto diversi!
la diversità è ricchezza! ecc....