La fotopetizione è anche online!

La fotopetizione è anche online!
Puoi farti la foto e pubblicarla qui: clicca su Caparezza e segui le istruzioni

domenica 23 novembre 2008



Milano.

Un graffito di Alfred Breitman per denunciare la persecuzione del popolo Rom

Milano, 18 novembre 2008. Un grande graffito raffigurante la Ruota Rossa, simbolo del popolo Rom, è apparso a Milano, proprio sulla pavimentazione di piazza Duomo. Sotto il disegno - un cerchio rosso rubino con 16 raggi - la scritta "Interrompete la persecuzione dei Rom". L'opera di denuncia civile è stata realizzata dall'artista Alfred Breitman, che è rimasto per oltre mezz'ora, in pieno giorno, a spiegarne i contenuti a un capannello di cittadini milanesi. Quando sono intervenuti sul posto alcuni agenti di Polizia Municipale, Breitman ha detto loro che il lavoro gli era stato commissionato dal Circolo culturale "Goffredo Bezzecchi". Non era la verità, ma l'artista ha inteso rendere omaggio a Goffredo Bezzecchi, Rom di 69 anni che vive a Milano ed è l'ultimo testimone della persecuzione nazifascista degli "zingari" lombardi. Gli agenti hano creduto ala spiegazione offerta da Breitman e si sono fermati a porre domande all'artista, che ha tenuto anche a loro beneficio una breve lezione sul Samudaripen, lo sterminio nazista del popolo Rom e sulle similitudine fra quel crimine contro l'umanità e l'attuale persecuzione che Milano e l'Italia perpetrano sempre contro il popolo "nomade". La performance di Breitman costituisce la prima azione del Gruppo Watching The Sky, per denunciare con gli strumenti dell'arte sociale e dell'arte di strada la più odiosa forma di razzismo del nostro tempo. Alfred Breitmen ha abbandonato il luogo della performance fra gli applausi di decine di cittadini, ivi compresi i vigili urbani. L'opera d'arte, realizzata con colori naturali, è stata parzialmente cancellata già nel pomeriggio.

Nessun commento:

Prima di tutto vennero a prendere gli immigrati e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.

Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.

Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.

Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Il bombardamento dell'informazione, il frastuono dei vari tipi d'inquinamento, la confusione, l'isolamento, ci spingono sempre più verso una "anestesia difensiva" che ci impedisce di comunicare con noi stessi e con gli altri, ci fa sopportare situazioni orribili e ci impedisce di trovare risposte che aprano il futuro nostro e di chi ci circonda. Il prossimo sono io! nasce con la foto petizione, ma altre attività si agiteranno a futuro, tutte volte a stimolare la necessità di identificazione nella situazione che si vive l'altro. L'obiettivo dell'identificazione è comprendere e poter prendere una posizione coerente di fronte alle situazioni personali e sociali che oggi ci troviamo a dover affrontare, come individui e come popoli.


Il Prossimo sono io dà stimolo a tutte le Nuove Azioni che aprono il futuro dell'umanità intera:
è possibile stare bene tutti!
è possibile trovarsi d'accordo anche se siamo in tanti e molto diversi!
la diversità è ricchezza! ecc....