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domenica 28 dicembre 2008

Albero di Natale con multe fatti ai Barboni a Firenze

Presepi provocatori contro le ordinanze anti-prostitute e barboni
Il parroco di Perignano: "Da affrontare meglio la questione-sicurezza"



25 dicembre 2008

Due presepi per protestare contro le ordinanze su prostitute e barboni firmate in diversi comuni. Li ha allestiti don Armando Zappolini, parroco di Perignano, nel Comune di Lari (Pisa), nella chiesa di Santa Lucia. In uno, attorno alla statua di Gesù bambino, ci sono quelle di una prostituta e di un barbone, oltre a una borsa da venditori ambulanti, con prodotti falsificati e cd. Nell'altro, coperto da teli con riproduzioni delle ordinanze, manca la statuina di Gesù bambino. Don Zappolini, in passato, ha realizzato presepi dedicati agli sbarchi dei clandestini, introducendo in chiesa un barcone, o alla cassa integrazione alla Fiat con Gesù che nasceva in una carcassa di Panda.

"Dovremmo affrontare la questione sicurezza con più attenzione all'accoglienza e non solo all'ordine pubblico - spiega don Zappolini - Ecco, quindi, che nel presepe che abbiamo allestito manca Gesù, perché non può nascere in un mondo che non accoglie. Nell'altro, prostitute e barboni sono l'espressione della parte del mondo che, come Giuseppe e Maria, cerca un angolo dove poter sopravvivere". Sui presepi compare uno striscione con una frase del Vangelo di Matteo: "Attenzione, pubblicani e prostitute vi passeranno avanti nel Regno dei Cieli".

E a Firenze un albero ornato di fogliettini: Sono le multe fatte dai Vigili ai barboni

Se Don Zappolini ha allestito un Presepe con barboni, prostitue e vu-comprà e un altro con le delibere anti-degrado di molte amministrazioni comunali, Stefania Micol, fondatrice dell’ Associazione Aurora, che si occupa soprattutto dei senza fissa dimora, ha preparato un albero di Natale con appesi miriadi di fogliettini rosa. Sono le multe che i Vigili [...]

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Prima di tutto vennero a prendere gli immigrati e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.

Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.

Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.

Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Il bombardamento dell'informazione, il frastuono dei vari tipi d'inquinamento, la confusione, l'isolamento, ci spingono sempre più verso una "anestesia difensiva" che ci impedisce di comunicare con noi stessi e con gli altri, ci fa sopportare situazioni orribili e ci impedisce di trovare risposte che aprano il futuro nostro e di chi ci circonda. Il prossimo sono io! nasce con la foto petizione, ma altre attività si agiteranno a futuro, tutte volte a stimolare la necessità di identificazione nella situazione che si vive l'altro. L'obiettivo dell'identificazione è comprendere e poter prendere una posizione coerente di fronte alle situazioni personali e sociali che oggi ci troviamo a dover affrontare, come individui e come popoli.


Il Prossimo sono io dà stimolo a tutte le Nuove Azioni che aprono il futuro dell'umanità intera:
è possibile stare bene tutti!
è possibile trovarsi d'accordo anche se siamo in tanti e molto diversi!
la diversità è ricchezza! ecc....