COMUNICATO
A un mese dalla diffusione dell'appello "I media rispettino il popolo rom" (http://www.giornalismi.info/mediarom/index.html ), che ha ricevuto circa 500 adesioni, pensiamo che sia utile non lasciar cadere il discorso avviato, e anzi rilanciarlo.
Per questo abbiamo pensato di organizzare un seminario di lavoro, aperto a giornalisti, appartenenti ad associazioni e ong impegnate sul tema dei diritti dei rom e dei migranti, semplici cittadini attivi.
Questo primo incontro è fissato :
venerdì 4 luglio 2008, ore 17,30-19,30
nei locali del Centro di documentazione Carlo Giuliani
a Firenze, località Settignano,
(ha sede nella casa del popolo che si affaccia sulla piazzetta, capolinea del bus 10 dalla stazione)
Gli obiettivi sono due:
1) Stilare una bozza di "glossario", da discutere sia in rete sia in successivi incontri, che possa fare da bussola per chi scrive e lavora nei media.
2) Iniziare a costruire strumenti che favoriscano un "consumo critico", dal basso, dell'informazione.
Immaginiamo questo lavoro come frutto di un dialogo fra giornalisti, attivisti, cittadini.
Venerdì 4 luglio
saranno presenti esponenti di associazioni rom e sinti, ong e altre organizzazioni impegnate sui temi della convivenza, dei diritti civili e sociali, dell'antirazzismo.
Chi pensa di partecipare può segnalare la sua presenza a appellomediarom@gmail.com,
in modo da agevolare l'organizzazione dell'incontro.
A questa stessa mail possono essere inviati commenti, osservazioni, proposte.
Il seminario sarà coordinato da Lorenzo Guadagnucci e Beatrice Montini, promotori dell'appello
La fotopetizione è anche online!
mercoledì 2 luglio 2008
Consumo critico informazione e glossario specialisti
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Prima di tutto vennero a prendere gli immigrati e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Il bombardamento dell'informazione, il frastuono dei vari tipi d'inquinamento, la confusione, l'isolamento, ci spingono sempre più verso una "anestesia difensiva" che ci impedisce di comunicare con noi stessi e con gli altri, ci fa sopportare situazioni orribili e ci impedisce di trovare risposte che aprano il futuro nostro e di chi ci circonda. Il prossimo sono io! nasce con la foto petizione, ma altre attività si agiteranno a futuro, tutte volte a stimolare la necessità di identificazione nella situazione che si vive l'altro. L'obiettivo dell'identificazione è comprendere e poter prendere una posizione coerente di fronte alle situazioni personali e sociali che oggi ci troviamo a dover affrontare, come individui e come popoli.
Il Prossimo sono io dà stimolo a tutte le Nuove Azioni che aprono il futuro dell'umanità intera:
è possibile stare bene tutti!
è possibile trovarsi d'accordo anche se siamo in tanti e molto diversi!
la diversità è ricchezza! ecc....
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