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lunedì 16 febbraio 2009

FIRENZE, INCONTRO NAZIONALE DEGLI IMMIGRATI E DELLE IMMIGRATE

Lo scorso 15 febbraio si sono incontrati a Firenze cittadini immigrati e immigrate proveniente da tutta Italia, tra essi portavoce di organizzazioni e singoli individui.
All'ordine del giorno, la discussione sulla necessità di opporre all'onda xenofoba e discriminatoria seguita ai nuovi provvedimenti dell'attuale governo - che si sommano alle conseguenze devastanti della Bossi-Fini - una risposta responsabile e tempestiva che parta dagli stessi immigrati/e.
I partecipanti concordano nell'affermare che questa grave crisi economica e sociale che colpisce l'intera collettività tocca in modo particolare lavoratrici e lavoratori immigrati. Oltre a licenziamenti e cassa integrazione i migranti sentono che la loro scelta di costruire un futuro in questo Paese corre un serio pericolo, essi infatti rischiano:
- di perdere il permesso di soggiorno perché legato indissolubilmente al contratto di lavoro;
- di perdere l'alloggio non potendo più pagare affitti e mutui;
- di finire nei centri di detenzione e identificazione;
- e infine di venire espulsi, una volta costretti alla clandestinità.

Immigrati e immigrate affermano che è necessario rilanciare il protagonismo e l’auto-organizzazione e auto-rappresentanza dei cittadini immigrati attraverso azioni e iniziative da concordare e mettere in atto in tempi brevi tra cui:
- riprendere la lotta per la cittadinanza; per il diritto dei figli nati in Italia ad essere riconosciuti italiani dalla nascita; per il diritto alla residenza;
- porre all'attenzione della società i problemi derivanti dalla clandestinità e dall’impossibilità di regolarizzarsi che attentano direttamente ai diritti fondamentali garantiti dall’art. 2 della Costituzione italiana;
- una campagna che prevede l’appoggio agli operatori sanitari che rifiutano i recenti provvedimenti e una raccolta firme locale e nazionale per chiedere l'abolizione di tutte le norme che costituiscono un attacco specifico ai cittadini immigrati.

L'assemblea s'impegna a denunciare, in tutte le sedi opportune, la promozione dell'odio razziale, della xenofobia e del razzismo palesate in queste norme; propone discussioni pubbliche su quelle emanate in nome della sicurezza per confutare l'idea diffusa che tutti gli immigrati indiscriminatamente costituiscano un pericolo.

L'assemblea propone di iniziare un percorso che, a partire da incontri territoriali con le varie realtà operanti nel campo dell’immigrazione, confluisca in una grande appuntamento nazionale pubblico da realizzare a Roma il 5 aprile 2009. Sede dove decidere, in forma assembleare e partecipata, quale organizzazione o soggetto, quali strumenti e metodologie usare per ottenere il rispetto dei cittadini immigrati, dei loro diritti e la garanzia di sicurezza per l'intera società di cui sono una parte importante.


ASSEMBLEA NAZIONALE DEGLI IMMIGRATI A FIRENZE
Ass. Dhuumcatu (Roma); Ass. UCI (Roma); Ass. FOCSI (Roma); Ass. Bangladesh (Roma); Comitato Immigrati (Roma); Uai (Como); Sdl intercategoriale; Ass. Insieme per la pace (Milano); Ass. Todo cambia (Milano); Centro delle Culture (Milano); Ass. Senegalesi Toscana; Ass. Punto di partenza; Movimento lotta per la casa (Firenze); Ass. Senegalesi (Firenze); Ass. El Mastaba (Firenze); Ass. Arcobaleno (Riccione); Sunugal (Milano); FAT; Studio 3R di mediazione; MFMA Ecuador; Centro delle Culture (Firenze); Comitato Immigrati (Napoli); Andres Barreto; Vojslao Stojanovrc (resp. Immigrazione PRC-Torino); Mohamed Badaoui.


Per informazioni:
Jorge Carazas cell. 320 0118441
Edda Pando cell. 333 1229779

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Prima di tutto vennero a prendere gli immigrati e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.

Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.

Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.

Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Il bombardamento dell'informazione, il frastuono dei vari tipi d'inquinamento, la confusione, l'isolamento, ci spingono sempre più verso una "anestesia difensiva" che ci impedisce di comunicare con noi stessi e con gli altri, ci fa sopportare situazioni orribili e ci impedisce di trovare risposte che aprano il futuro nostro e di chi ci circonda. Il prossimo sono io! nasce con la foto petizione, ma altre attività si agiteranno a futuro, tutte volte a stimolare la necessità di identificazione nella situazione che si vive l'altro. L'obiettivo dell'identificazione è comprendere e poter prendere una posizione coerente di fronte alle situazioni personali e sociali che oggi ci troviamo a dover affrontare, come individui e come popoli.


Il Prossimo sono io dà stimolo a tutte le Nuove Azioni che aprono il futuro dell'umanità intera:
è possibile stare bene tutti!
è possibile trovarsi d'accordo anche se siamo in tanti e molto diversi!
la diversità è ricchezza! ecc....