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lunedì 9 febbraio 2009

Petizione per la libertà di scelta sul trattamento sanitario in fine di vita

In commissione Sanità al Senato si sta discutendo una legge liberticida sul testamento biologico.

Se la proposta di legge Calabrò fosse approvata:

- l'alimentazione e l'idratazione artificiale non sarebbero considerati trattamento sanitario (contrariamente all'opinione scientifica internazionale) e dunque non sarebbero più vincolati dall'art. 32 comma 2 della Costituzione (
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana). Pazienti come Eluana Englaro rimarrebbero dunque attaccati alle macchine sino alla morte per vecchiaia.

- i medici avrebbero comunque l'ultima parola su quali trattamenti sanitari vadano o meno eseguiti sul paziente

- le direttive anticipate di trattamento (DAT) andrebbero rifatte ogni 3 anni.

Se questa proposta divenisse legge, in Italia sarebbe violato in modo gravissimo il principio di autodeterminazione dell'individuo, per cui ognuno è padrone e unico titolare del suo corpo e dei suoi pensieri. Questo principio vale con l'eccezione dei provvedimenti penali e finché l'esercizio di questi diritti non pregiudica analoghi diritti altrui; per il resto, è di universale applicazione.

Per evitare che questa legge confessionale sia approvata, potete in primo luogo informarvi leggendo
http://www.giornalettismo.com/archives/16113/testamento-biologico-la-truffa-e-servita/
e
http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/in-edicola/numero/20090128/pagina/06/pezzo/240656/
; in secondo luogo
potete firmare questo appello
http://testamentobiologico.ilcannocchiale.it/
e inoltrare il link a tutti i vostri contatti
.
Ricordate che a tutti, facendo le corna, può succedere di finire in stato vegetativo permanente.
Ciao a tutti
T.B.


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Prima di tutto vennero a prendere gli immigrati e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.

Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.

Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.

Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Il bombardamento dell'informazione, il frastuono dei vari tipi d'inquinamento, la confusione, l'isolamento, ci spingono sempre più verso una "anestesia difensiva" che ci impedisce di comunicare con noi stessi e con gli altri, ci fa sopportare situazioni orribili e ci impedisce di trovare risposte che aprano il futuro nostro e di chi ci circonda. Il prossimo sono io! nasce con la foto petizione, ma altre attività si agiteranno a futuro, tutte volte a stimolare la necessità di identificazione nella situazione che si vive l'altro. L'obiettivo dell'identificazione è comprendere e poter prendere una posizione coerente di fronte alle situazioni personali e sociali che oggi ci troviamo a dover affrontare, come individui e come popoli.


Il Prossimo sono io dà stimolo a tutte le Nuove Azioni che aprono il futuro dell'umanità intera:
è possibile stare bene tutti!
è possibile trovarsi d'accordo anche se siamo in tanti e molto diversi!
la diversità è ricchezza! ecc....