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lunedì 4 maggio 2009

Proiezione documentario - dibattito - Governare con la paura

Martedì 5 maggio Cinema Adriano, via Romagnosi

Governare con la paura

A partire dalle 21.00 film + dibattito + altro film "Fare un golpe e farla franca"

Ornella De Zordo, l'autore Mario Portanova e Lorenzo Guadagnucci del Comitato "Verità e giustizia per Genova" discutono dell'ultimo documentario - la cui proiezione è stata censurata a Roma - sulla deriva securitaria del regime italiano: Governare con la paura
(50'). A farne le spese sono gli studenti, gli immigrati, i lavoratori, i sindacalisti, le minoranze e tutti coloro che si ostinano a fare politica dal basso.

Governare con la paura - Edizioni Melampo 2009 di Enrico Deaglio, Mario Portanova e Beppe Cremagnani - La paura. È diventata lei il vero mezzo di governo, l'instrumentum regni per eccellenza del nuovo sovrano. Una dimensione permanente della psicologia di massa, un sentimento a due facce che ora aizza contro "i diversi", ora piega i cittadini alle pretese del potere. Si governa facendo paura. Si governa seminando paura. Gli abusi e le torture del G8, i divieti di manifestare, le minacce contro il movimento degli studenti. E insieme l'odio fomentato ogni giorno contro gli immigrati o i rom, colpevoli di attentare ai "nostri beni" o alle "nostre donne". È l'Italia raccontata da questa inchiesta. Governata, nelle sue viscere profonde, da una destra che ha fatto della paura (con sorriso televisivo) la propria bandiera. E che dalle trasmissioni Rai riabilita l'Italia del ventennio.

A seguire il documentario G8/2001 - Fare un golpe e farla franca (60'), sempre di Enrico Deaglio, Mario Portanova e Beppe Cremagnani. Una ricostruzione per spiegare la catena di comando che guidò l’irruzione alla scuola Diaz, la stessa per cui i pubblici ministeri Francesco Albini Cardona e Enrico Zucca hanno fatto riferimento a una sentenza con cui la Cassazione ha condannato ufficiali nazisti e alcuni soldati responsabili dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema.

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Prima di tutto vennero a prendere gli immigrati e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.

Poi vennero a prendere i senzatetto ed io non dissi niente perchè avevo una casa.

Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.

Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Il bombardamento dell'informazione, il frastuono dei vari tipi d'inquinamento, la confusione, l'isolamento, ci spingono sempre più verso una "anestesia difensiva" che ci impedisce di comunicare con noi stessi e con gli altri, ci fa sopportare situazioni orribili e ci impedisce di trovare risposte che aprano il futuro nostro e di chi ci circonda. Il prossimo sono io! nasce con la foto petizione, ma altre attività si agiteranno a futuro, tutte volte a stimolare la necessità di identificazione nella situazione che si vive l'altro. L'obiettivo dell'identificazione è comprendere e poter prendere una posizione coerente di fronte alle situazioni personali e sociali che oggi ci troviamo a dover affrontare, come individui e come popoli.


Il Prossimo sono io dà stimolo a tutte le Nuove Azioni che aprono il futuro dell'umanità intera:
è possibile stare bene tutti!
è possibile trovarsi d'accordo anche se siamo in tanti e molto diversi!
la diversità è ricchezza! ecc....